Settebello, trionfo in World League

Vincenzo Renzuto e Vincenzo Dolce
Destino comune. L’Euro Cup con il Posillipo nel 2015 e lo scudetto con il Brescia nel 2021. E ancora l’oro iridato a Gwanguj nel 2019 e il terzo posto in Europa Cup a...

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Destino comune. L’Euro Cup con il Posillipo nel 2015 e lo scudetto con il Brescia nel 2021. E ancora l’oro iridato a Gwanguj nel 2019 e il terzo posto in Europa Cup a Rijeka nel 2018. E poi la massima onorificenza conferita dal Coni, il tanto ambito Collare d’oro al merito sportivo. Infine il trionfo in World League a Strasburgo ai danni degli Stati Uniti (13-9). Gli omonimi del cloro vincono e convincono. Il napoletano Vincenzo Renzuto Iodice e il salernitano Vincenzo Dolce portano sul gradino più alto del podio il Settebello e la Campania.

«È sempre bello vincere una medaglia d’oro», racconta soddisfatto Renzuto. «Siamo ancora più contenti, perché la World League era l’unico trofeo che mancava al Settebello», la compagine più titolata dello sport italiano. Battuto il colosso a stelle e strisce. «Gli Stati Uniti sono una formazione molto fisica, che spesso ci mette in difficoltà, soprattutto perché la nostra condizione non era al top. Abbiamo giocato una grande pallanuoto nel terzo e quarto tempo», riferisce convinto l’attaccante partenopeo. La sua una prestazione impreziosita da una pregevole marcatura, senza tralasciare la doppietta in semifinale contro la Spagna (9-8). «Segnare in finale è bello, ma sono contento della performance del gruppo negli ultimi due periodi», osserva il classe 1993. «Abbiamo giocato da grande squadra e da queste due frazioni dobbiamo ripartire per migliorare il nostro gioco in vista degli Europei di Spalato», conclude fiducioso Renzuto, già vincitore dell’argento a Ruza in World League nel 2017.

«Fantastico e gratificante vincere per la prima volta con il Settebello la World League. Siamo stati bravissimi, perché la squadra non era in forma smagliante», argomenta Dolce. «Ci siamo riscattati con gli americani. E’ stata un’altra partita in finale, dove abbiamo giocato con la giusta intensità e la giusta attenzione», rileva il difensore. «Dedico il successo ai miei nipotini Emanuele, Gabriele e Ginevra», dice il classe 1995, argento ai recenti Mondiali di Budapest.

Renzuto e Dolce si ritroveranno il 1° agosto per il collegiale in Sardegna, deciso dal commissario tecnico Sandro Campagna. «Prossimi impegni gli Europei in Croazia dal 27 agosto al 10 settembre. Vogliamo assolutamente fare bene. Dovremo continuare con il nostro gioco e cercare di arrivare fino in fondo», conclude Dolce.

Curiosità. In Francia si sono affrontati anche due ex posillipini: il centroboa Luca Marziali e Max Irving. Non solo. Con la calottina azzurra hanno trionfato Giacomo Cannella (premiato come cannoniere della World League con 16 segnature), autore di una tripletta in finale, proprio come domenica 14 luglio 2019, atto conclusivo delle Universiadi alla Scandone. Una sinfonia d’oro alla quale prese parte pure il centrovasca Jacopo Alesiani (tre anni fa timbrò una doppietta a Fuorigrotta), elemento di punta nella Nazionale «sperimentale». In quella indimenticabile circostanza gli azzurri di Alberto Angelini e Alessandro Calcaterra superarono 18-7 gli Usa, nelle cui fila militavano Dylan Woodhead, Jake Ehrhardt, Jack Turner, Tyler Abramson, sconfitti tanto alla Scandone che alla piscina Kibitzenau. Silver medal, dunque, per Ben Stevenson (nuovo giocatore del Posillipo, presentatosi con una tripletta messa a segno nel girone B contro l’Italia) e il mancino Tyler, che si è messo in luce in A1, contribuendo alla salvezza dei rossoverdi.  

 

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Il Mattino