Il mondo della lotta olimpica si ritrova al Kodokan

lotta olimpica - Kodokan
Atleti, tecnici, dirigenti e addetti ai lavori. Il mondo della lotta olimpica regionale si ritrova al Kodokan. Con lo sguardo rivolto a Parigi 2024, ma con le radici ben piantate...

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Atleti, tecnici, dirigenti e addetti ai lavori. Il mondo della lotta olimpica regionale si ritrova al Kodokan. Con lo sguardo rivolto a Parigi 2024, ma con le radici ben piantate all’ombra del Vesuvio, formazione, aggiornamento e confronto diventano passaggi obbligati, tappe di un cammino necessario verso l’evoluzione della disciplina che si pratica sulla materassina.  

Ospitati dal maestro Giuseppe Marmo, insegnanti e discenti si sono ritrovati a dibattere sullo stile libero e sulla greco-romana e non solo. «E’ stato un momento di utile confronto e proficua riflessione sulla nostra disciplina sportiva e sulle implicazioni tecniche, agonistiche e sociali che il nostro sport ha sugli atleti di ogni età», racconta soddisfatto Gennaro Esposito, vicepresidente Fijlkam Campania. «Significative ed interessanti sono state tutte le relazioni dei docenti che si sono succeduti per il grande apporto di elevata professionalità che hanno dato alla nostra comunità sportiva», afferma Esposito.

Due le sessioni. Sono intervenuti i professori Salvatore Tamburro (fisiologia della mobilità articolare), Giovanni Vivona (trauma sportivo e nozioni di primo soccorso), Giuseppe Basile (nutrizione e dieta dell’atleta) e Ornella Della Libera (approccio, motivazione e sostegno psicologico). E poi la relazione degli arbitri Annalisa Capano (regolamento di gara) e Raffaele Paone con il maestro Fabio Coscino (approccio pratico).

«Tutti hanno contribuito ad accrescere la consapevolezza di quanto sia importante lo sport ed in particolare le discipline sportive a cinque cerchi», ribadisce il vicepresidente del comitato regionale della Federazione che raggruppa sotto le sue insegne judo, lotta, karate e arti marziali. «Particolare attenzione è stata dedicata anche alla tematica, ormai divenuta attualissima, dei limiti che si devono rispettare per avere una crescita equilibrata dei nostri atleti, affinché perseguano le loro aspirazioni nel rispetto delle capacità umane», asserisce convinto Esposito.

«E’ stato un bel momento di crescita collettiva che ripeteremo con l’obiettivo di avere sempre più maestri di vita e di sport. Viva la grande famiglia della Fijlkam. Viva lo sport, viva la lotta olimpica», conclude entusiasta Esposito.

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Il Mattino