Marco Maddaloni, i segreti di un campione evergreen

Una famiglia che ha scritto la storia dello judo, tra medaglie e impegno sociale

Marco Maddaloni in gara (Judoinside.com)
Un atleta che dopo anni lontano dalle competizioni ritorna sul campo di gara e stupisce tutti, nonostante i suoi avversari abbiano mantenuto un allenamento costante. Una...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Un atleta che dopo anni lontano dalle competizioni ritorna sul campo di gara e stupisce tutti, nonostante i suoi avversari abbiano mantenuto un allenamento costante. Una storia significativa è quella di Marco Maddaloni, 39 anni, una famiglia di campioni che hanno raggiunto le più alte vette del mondo del judo, senza dimenticare le proprie origini, con un costante impegno sul territorio. Dopo anni di pausa dalle gare sportive, Marco ha deciso di rimettersi in gioco, seguendo i consigli della nutrizionista Maria Luisa Conza. Allenamenti e non solo. Il segreto di Maddaloni - spiega la dottoressa Conza - «è una superalimentazione basata su alimenti funzionali».

Spesso l'attenzione si focalizza sulle proteine ma ci sono “eroi silenziosi” nella dieta di un atleta: i micronutrienti. «Queste molecole, spesso trascurate nei dialoghi convenzionali sull'alimentazione sportiva, giocano un ruolo cruciale ben oltre quello che l'occhio vede. In particolare - spiega la dottoressa Conza - alludo a due elementi quali la quercetina e il resveratrolo che sono più di semplici antiossidanti, in quanto agiscono come scudi molecolari contro l'usura che lo sport estremo può infliggere al corpo. La quercetina, presente in alimenti come mele e cipolle, è rinomata non solo per la sua capacità di combattere l'infiammazione, ma anche per potenziare la resistenza. Studi scientifici hanno dimostrato che questa sostanza può aumentare la capacità di esercizio e ridurre l'affaticamento, permettendo agli atleti di spingere più a lungo e più forte. Il mondo della nutrizione sportiva è in costante evoluzione grazie alla ricerca scientifica che continua a svelare nuove possibilità e strategie innovative. Una delle aree più interessanti è l'esplorazione approfondita dei micronutrienti e del loro impatto sulle prestazioni atletiche. Nuovi studi stanno esaminando come combinazioni specifiche di micronutrienti possano ottimizzare il recupero, migliorare la resistenza mentale e fisica e persino influenzare positivamente l'equilibrio ormonale degli atleti». 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino