Manchester City-Real Madrid 0-0, Ronaldo assente, ma Zidane sfiora il colpo grosso

Aguero in contrasto con Modric
Nessun gol, al più una emozione, tre tiri indirizzati verso la porta al massimo. La partita della noia (o dell’equilibrio, non si sa) si è conclusa esattamente...

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Nessun gol, al più una emozione, tre tiri indirizzati verso la porta al massimo. La partita della noia (o dell’equilibrio, non si sa) si è conclusa esattamente come era cominciata. Anzi, a rifletterci, si direbbe che non si sia neppure giocata. Perché, nella prima semifinale di andata della Champions League, all’Etihad Stadium di Manchester il City di Pellegrini e il Real Madrid di Zidane hanno confezionato soltanto un malinconico 0-0. Una miseria calcistica. A sprecare la grande opportunità forse sono stati gli inglesi, considerando che hanno giocato in casa e soprattutto hanno sfidato una squadra priva di uno dei migliori calciatori del mondo, vale a dire Cristiano Ronaldo. Ha tentato fino all’ultimo istante di scendere in campo, il fuoriclasse portoghese, capocannoniere del torneo: ma un infortunio al bicipite femorale della coscia destra lo ha inchiodato alla realtà della panchina. Così il Madrid si è disteso in un 4-3-3 guidato da Lucas, da Benzema e da Bale: in particolare, il primo si è distinto per un paio di dormite, il centravanti francese per non aver indovinato lo spunto e quindi per essere stato sostituito da Jesé al 46’; mentre all’ala gallese è mancata la precisione. È piaciuto se non altro Jesé, che è riuscito a colpire la traversa dopo un’ora abbondante. Approdato alla prima semifinale della propria storia, il Manchester City si è invece difeso oltre ogni ragionevole disegno tattico, forte della fisicità di Otamendi e di Kompany. Gli inglesi hanno però tradito le attese specie sotto il profilo offensivo. D’altronde Fernando e Fernandinho si sono arenati nelle secche del centrocampo, e David Silva è dovuto uscire già al 40’ per un infortunio. Non ha sfigurato de Bruyne, fra gli altri. È chiaro comunque che, nelle nebbie dell’incertezza tattica, Pellegrini avesse riposto ogni speranza nel talento di Aguero. Eppure l’argentino, puntualmente, ha fallito l’occasione. Tra una settimana, la gara di ritorno al Santiago Bernabeu.


LA CRONACA DELLA PARTITA
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Il Mattino