Maradona jr lascia il Napoli United: «Quattro mesi senza stipendio»

L'amarezza sui social del figlio del Pibe

Diego Maradona jr
Diego Armando Maradona jr, figlio del compianto Pibe de Oro, lascia la guida tecnica del Napoli United, squadra impegnata nel campionato di Eccellenza. L’italo-argentino si...

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Diego Armando Maradona jr, figlio del compianto Pibe de Oro, lascia la guida tecnica del Napoli United, squadra impegnata nel campionato di Eccellenza. L’italo-argentino si è dimesso oggi pomeriggio raccontando i motivi in un lungo post-sfogo affidato ai social: «Dalle stelle alle stalle. Potrei riassumere così la mia esperienza al Napoli United», ha scritto “Dieguito”. Già ieri sera, attraverso le Instagram Stories ne aveva dato un assaggio, scrivendo «Meglio essere un bambino che adulti come voi», senza specificare il destinatario.

«Una società che rispetto e amo da quando è nata, nell’ormai lontano 2009. Le stelle, nello stomaco, di quella telefonata di giugno 2021 in cui il presidente Antonio Gargiulo mi chiedeva di diventare allenatore della prima squadra. Grazie, 10 volte grazie, per l’opportunità che mi ha dato. Il primo, un anno fantastico, tutto al proprio posto, tutti a spingere nella stessa direzione. Qualche sconfitta, tante vittorie. La cavalcata fino alla semifinale playoff, il traguardo più alto mai raggiunto dal Napoli United». La seconda parte della sua avventura sulla panchina azzurra però non è stata altrettanto dolce.

«Poi le stalle», continua l’allenatore nel post. «Il secondo anno, quello in cui ho resistito fino ad oggi. Quello degli stipendi non pagati a staff e calciatori. Quattro mesi, oltre 100 giorni senza percepire soldi. Ne ha risentito il lavoro, i rapporti personali. Ci sono ragazzi nella squadra che sono a migliaia di km da casa e il Napoli United li ha lasciati senza un centesimo per la spesa, senza cibo, in un caso anche senza acqua calda per diversi giorni. Non ho resistito, non sono più riuscito a restare fermo di fronte a tali ingiustizie. Fare integrazione, accoglienza e lasciare le persone senza cibo stona un po’».

«Come stona avere una passione - prosegue Diego jr nei commenti -, farne il proprio lavoro, allenarsi, impegnarsi ogni santo giorno e non essere retribuiti. Allora dieci volte grazie per avermi concesso l’opportunità di allenare ma, no, così non ci sto. Non ci sto più. E i miei rapporti, anche personali, con chi mi ha mentito per mesi, aggiungendo una bugia dopo l’altra, sommando un “pagherò i ragazzi” dopo l’altro, sono chiusi. Ci tengo a ringraziare tutti i calciatori, professionisti veri, uomini rari e persone per bene. Per loro continuerò a esserci sempre. Ringrazio inoltre i dirigenti Mariano Improta, Vincenzo Caprio e Pietro Varriale, sempre vicini alla squadra. Ringrazio il fidato magazziniere Massimo Scognamiglio, re delle battute strappa risate. Mi dissero che scegliere lo staff sarebbe stato il mio compito più arduo. “Devi capire che persone ti metti vicino”, mi dissero. Dopo quasi due anni posso dire che ho scelto alla grande. Grazie al mio staff, fatto di persone preparate, fidate e pregni di passione».



«Con dispiacere - conclude -, rammarico e un po’ di tristezza, ma consapevole di aver fatto la scelta giusta, mi congedo quindi dal Napoli United augurando alla società di trovare, o anche ritrovare, persone adatte a ricoprire determinati incarichi e garantire un futuro a questa società, sempre e comunque nel nome dei valori per cui è nata». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino