Jacobs, l'orgoglio e l'inno d'Italia: «Medaglia merito della mia famiglia»

Jacobs: «Stare qui è una cosa che non avevo immaginato neanche nel migliore dei sogni»
È passato (quasi) un giorno, ma a vederli, sul gradino più alto del podio, mentre risuona l'inno italiano, sembra di rivivere in loop le stesse identiche...

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È passato (quasi) un giorno, ma a vederli, sul gradino più alto del podio, mentre risuona l'inno italiano, sembra di rivivere in loop le stesse identiche emozioni di quei minuti che hanno fatto la Storia dell'atletica e dello sport italiano tutto. Marcell Jacobs e Gianmarco "Gimbo" Tamberi sono campioni olimpici, e ora hanno anche una medaglia al collo da esibire. Al termine della premiazione, è il centometrista a parlare: «Ora, con l'inno, sto realizzando cosa sta succedendo. Non chiudo occhio da ieri, non ci ho nemmeno provato. Essere qui sul gradino più alto del podio è una cosa che non avevo immaginato neanche nel migliore dei sogni».

Jacobs: «È un sogno, sposerò la mia compagna»

«Vivere questa cosa qui è emozionate. Sono contentissimo. Ho riguardato alla mia carriera, a tutte le difficoltà che ho dovuto superare e che mi hanno portato. È la cosa più bella che mi sarebbe potuto succedere», continua Jacobs, che poi pensa anche alla famiglia. «Ogni parte di questa medaglia è loro. Senza di loro non avrei fatto nulla di quello che ho fatto. Hanno sempre creduto in me nei momenti di difficoltà. La mia compagna ha quasi lanciato in aria Anthony (uno dei figli, ndr) quando mi ha visto vincere. Siamo troppo contenti», e poi promette: «Lei diventerà mia moglie a breve».

Il segreto è stata una grandissima forza mentale, e la sua mental coach: «Abbiamo fatto un lavoro fantastico con la mia mentale coach. Il mio approccio è cambiato quando abbiamo iniziato coi tornei indoor. Sono arrivato in finale concentrato, e volevo solo divertirmi». Perché non puntare al record del mondo di Bolt? «Mia madre ha detto che batterò il primto? Non è per niente un'esperta, 3 decimi sono veramente tanti. Lui ha fatto la storia dell'atletica e questi paragoni non facciamoli proprio. Sarà il mio allenatore a decidere il prossimo programma, poi vedremo», risponde ancora Jacobs.

«Con Tamberi ho perso a basket e vinto a F1 alla play station - racconta ancora il campione olimpico -. Avremmo messo la firma per ripetere i due ori degli indoor. E ci siamo riusciti. Siamo stati più bravi nonostante la concorrenza spietatissima. Siamo troppo contenti». E conclude parlando dell'affetto a valanga che è arrivato direttamente a Tokyo per lui: «I festeggiamenti? Non mi aspettavo di avere tutto questo tifo e così tante persone dalla mia parte. Ho sentito il supporto sempre, anche quando ero in pista». 

 

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