Massimo Di Martire: «Il futuro è rossoverde»

Stefano Postiglione, Massimo e Fulvio Di Martire
Rossoverdi nel cuore. Illuminati dai colori simbolo del glorioso sodalizio napoletano. Generazioni vincenti con la calottina del Posillipo, in un ideale passaggio di consegne....

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Rossoverdi nel cuore. Illuminati dai colori simbolo del glorioso sodalizio napoletano. Generazioni vincenti con la calottina del Posillipo, in un ideale passaggio di consegne. Accomunati da un singolare primato Stefano Postiglione, Fulvio e Massimo Di Martire. In carriera i tre pallanuotisti posillipini hanno vinto una edizione delle Universiadi. Zagabria 1987, Palermo 1997, Napoli 2019.


Premiato con una vela realizzata dallo scultore Lello Esposito l’attaccante classe 2000. «Ho un ricordo vivo di quella bellissima e sensazionale domenica. Piscina Scandone pienissima». Appena un anno fa la vittoria sugli Stati Uniti (18-7), memorabile atto conclusivo dei Giochi universitari all’ombra del Vesuvio. «Ricordo ancora la gioia e l’entusiasmo che si respirava alla vigilia della finale e subito dopo la vittoria. Emozione indecifrabile, condivisa con i miei amici, la mia famiglia e quanti conoscevo», racconta il numero 10.

Memories. «Indossare la calottina della Nazionale nel tempio sacro della Scandone, in una competizione a cinque cerchi, è stato un onore, un privilegio e una vera fortuna. Aver trionfato nella mia Napoli non ha prezzo», ammette soddisfatto il figlio d’arte. Suo padre Fulvio, vincitore di 6 scudetti, 1 Coppa Italia, 1 Coppa dei Campioni, 1 Coppa delle Coppe: palmares impreziosito dall’oro alle Universiadi di Palermo nel 1997, in veste di capitano. Trionfo indimenticabile.

Stessa sorte toccò a Stefano Postiglione, capitano del Posillipo che vinse il primo scudetto nel 1985 e cugino di Francesco, vicepresidente Fin. In Croazia mise al collo la medaglia più pregiata, la terza partecipazione alle Universiadi, dopo Edmonton (1983) e Kobe (1985). Ben 16 anni trascorsi in rossoverde (dal 1980 al 1995), argento con il Settebello ai Mondiali di Madrid (1986), due Olimpiadi (Los Angeles 1984, Seoul 1988) e 4 fantastici tricolori conquistati (1985, 1986, 1988, 1989). Successi oltre il tempo, che risvegliano ricordi ma non producono malinconie. «Lo sport va sostenuto nelle sue articolazioni. Il Posillipo deve proseguire la sua tradizione vincente», dichiara convinto Stefano Postiglione.
 

Posillipo, brilla una nuova luce sul circolo. «Il futuro è rossoverde», conclude fiducioso Massimo Di Martire. Tra esami superati e gol segnati il bilancio è ampiamente positivo.
 
 
 
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Il Mattino