Mathias Olivera, la sconfitta col Portogallo brucia: ora l'Uruguay può solo vincere (e sperare)

Fa festa il Portogallo di CR7 che si candida tra le possibili protagoniste

Mathias Olivera contro Cristiano Ronaldo
Il Portogallo vola con una doppietta di Bruno Fernandes e vola agli ottavi di finale con una giornata di anticipo, l'Uruguay del terzino azzurro Mathias Olivera invece...

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Il Portogallo vola con una doppietta di Bruno Fernandes e vola agli ottavi di finale con una giornata di anticipo, l'Uruguay del terzino azzurro Mathias Olivera invece dovrà giocarsi le ultime carte nell'ultima sfida contro il Ghana. La Celeste sarà obbligata a vincere per scavalcare in classifica la nazionale africana e dovrà attendere il risultato della Corea del Sud di Kim (che ha un punto in classifica come l'Uruguay e sarà impegnata contro il Portogallo).

Bruno Fernandes sblocca il match con un tiro-cross, pallone sfiorato di testa ma non toccato da Cristiano Ronaldo che sbuca tra il centrale Coates e il terzino azzurro Olivera. Il raddoppio arriva nel finale su calcio di rigore, contestatissimo dall'Uruguay, per un tocco di mani di Gimenez, segnalato dal Var. Il centrocampista del Manchester United poi sfiora il tris colpendo il palo.

Per Olivera un duello a tutta fascia con Cancelo: il terzino azzurro ha spinto molto tenendo basso il terzino destro portoghese, punto di forza del Manchester City di Guardiola. Suo il primo tiro della sfida Uruguay contro il Portogallo di Cristiano Ronaldo, fuori però dallo specchio della porta di Diogo Costa e suo anche un cross pericoloso non sfruttato al meglio da Bentancur e Nunez. Positiva la prima frazione con un'ammonizione che però avrebbe potuto evitare: cartellino giallo preso perché ha ritardato una ripresa del gioco su una punizione degli avversari non allontanandosi dal pallone. Olivera è uscito a cinque minuto dalla fine lasciando il posto a Viña, il terzino della Roma.

Schierato a sinistra a centrocampo nel 3-5-2 disegnato dal ct uruguaiano, Diego Alonso. Doppio compito per lui, il contributo alla partecipazione offensiva della manovra e la copertura abbassandosi nella linea difensiva che diventa a cinque con la stessa mansione dall'altro lato di Varela. Il lavoro del terzino del Napoli contribuisce all'equilibrio tattico della Celeste che contiene nei primi 45 minuti la spinta del Portogallo di Cristiano Ronaldo che ha un maggiore possesso palla ma non chiama mai in causa Rochet. Un intervento decisivo invece lo compie Diogo Costa su Bentancur che si fa respingere la conclusione dopo una splendida discesa palla al piede da centravanti.

In avvio di ripresa breve interruzione del match per un invasore (l'italiano Mario Ferri, noto come il Falco) con bandiera arcobaleno, scortato dalla sicurezza fuori dal terreno di gioco, che indossava la maglietta con una doppia scritta (davanti Save Ukraine e sulle spalle Respect for iranian women). Poco dopo il tiro finito di Joao Felix finito di poco fuori e poi la rete di Bruno Fernandes. Un secondo tempo con più emozioni: Cavani, l'ex azzurro, sfiora il pareggio, l'unico suo guizzo della serata. Poi c'è spazio nella Celeste per Suarez e nel Portogallo per il milanista Leao, subito autore di una grande giocata.

Nell'Uruguay entra anche Maxi Gomez che colpisce subito il palo. Altre due grandi occasioni per Suarez e De Arrascaeta che non si concretizzano di un soffio. Poi ancora il Pistolero pericoloso nell'assalto finale dell'Uruguay. Tante occasioni non sfruttate per un soffio. Arriva invece il raddoppio del Portogallo, una sconfitta amara per l'Uruguay che nonostante una buona partita non riesce a conquistare un risultato positivo. Fa invece festa il Portogallo di CR7 che conferma di avere le carte in regola per candidarsi tra le possibili protagoniste fino alla fine di questi Mondiali: la partenza è stata delle migliori con due vittorie in due partite. 

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Il Mattino