«I dettagli fanno la perfezione e la perfezione non è un dettaglio». Anche al Ruffino Stadium Mario Lodigiani valida più che mai la massima del grande...
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«Battuta di arresto ma solo per la classifica. I ragazzi hanno espresso un ottimo gioco alla pari della capolista, rischiando anche di vincere. L’Amatori ha dimostrato a Firenze di meritare la parte alta del raggruppamento», spiega il presidente Diego D’Orazio.
Orgoglio non scalfito e motivazioni sempre valide. «Partita dura e non bella. Abbiamo iniziato molto bene, poi abbiamo perso per infortunio l’argentino Lucas Belgrano, che ci ha tolto sicurezza in touche. Abbiamo sofferto un pochino ma siamo tornati alla grande», osserva il tecnico Lorenzo Fusco. Appellarsi alla direzione di gara non serve. «L’arbitro fa parte del gioco, sicuramente non ci ha favorito. La nostra è stata una grande prova corale, nonostante qualche errore concesso. Siamo consapevoli di essere una squadra che se la può giocare alla pari delle altre. Pensiamo da stasera già al Catania. I ragazzi emozionano, perché hanno dato l’anima in campo. Sono veramente soddisfatto di questo gruppo», ammette fiero mister Fusco.
Un punto raccolto in trasferta e due le mete dei napoletani: la prima di Domenico Guerriero non trasformata e la seconda di Paolo Gisonni (nella foto di Luigi Petrucci), trasformata da Vincenzo Gargano.
Focalizzarsi sulle mete tecniche non date o su altri episodi non muta l’esito della settima giornata. Occorre concentrarsi di più sugli aspetti da perfezionare. «L’arbitraggio ha lasciato a desiderare parecchio, all'ultimo minuto da maul meta tecnica non data», puntualizza Alessandro Quarto.
In griglia e su Firenze domina ancora incontrastata la signoria dei Medic(e)i, anche senza Lorenzo il Magnifico in campo o sugli spalti a dare istruzioni.
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Il Mattino