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Mentre scorrono i titoli di coda della storia tra la Salernitana e Paulo Sousa, il club granata si riorganizza, è operativo, si concentra sulle scadenze. Il primo obiettivo è acquisire la proprietà dei cartellini di giocatori: significa patrimonio, peso contrattuale. Domani «libererà» i primi 18 milioni di euro della nuova stagione. Riscatterà infatti il goleador Boulaye Dia e il difensore Lorenzo Pirola.
«Dia ha deciso tante partite e fa gola a tutti, ma abbiamo noi il destino nelle nostre mani. Toccherà alla società operare. Non mi preoccupo di dove andrà Dia ma sono impegnato a metterlo nella condizione di rendere al meglio», aveva detto l'allenatore portoghese. Si riferiva al riscatto per 12 milioni di euro che la Salernitana eserciterà prelevando l'attaccante senegalese a titolo definitivo dal Villarreal. Poi si metterà al lavoro per scardinare anche la clausola di 25 milioni di euro che entro il 15 luglio Dia può sfruttare per liberarsi. Occorrerà lavorare sul suo ingaggio e alzare la posta: in cambio della rinuncia alla clausola, bisognerà offrigli più soldi, più di 1,9 milioni di euro netti che guadagna adesso.
Superata la scadenza del 16 giugno, ultimo giorno utile per riscattare, la Salernitana per Pirola dovrà poi attendere il periodo 17-19 giugno, la «finestra» dei contro riscatti che l'Inter potrebbe sfruttare. «Pirola è un difensore giovane che marca all'antica»: l'identikit era di Paulo Sousa. Di budget e scadenze imminenti hanno di nuovo parlato a Roma l'amministratore delegato Maurizio Milan e il patron Danilo Iervolino, a margine di un vertice dedicato a holding che fanno capo al patron. Il monte ingaggi lieviterà invece dopo il rinnovo di Ochoa: non guadagnerà più 450mila euro ma firmerà un contratto annuale da 1 milione.
la Salernitana ha anche conosciuto le altre due partecipanti alla prossima Serie A. Il Cagliari, che ai tempi di Mazzarri aveva fatto un sondaggio per Bonazzoli, resta bottega cara ma con lo Spezia retrocesso potrebbe aprirsi un dialogo. In Liguria non ci sono solo Holm e Nzola ma anche Gyasi che è molto amico di Maggiore. Il centrocampista, pronto a convolare a nozze sabato, ha anche lo stesso procuratore di Montella e chissà che una eventuale soluzione «aeroplanino» - l'allenatore è assai vicino ad un club estero ma resta un profilo sempre forte, caldeggiato nelle stanze granata insieme a Gattuso e Pirlo - possa cambiare le carte in tavola. «Quando Maggiore è arrivato in granata raccontava De Sanctis in conferenza stampa mentre Sousa saliva sul charter da Lisbona a Roma per incontrare De Laurentiis, patron del Napoli è entrato nel progetto di 3-5-2, ha sostituito Bohinen, poi è iniziato un calvario fatto di infortuni.
Quando è rientrato con Paulo, è stato provato sia da centrocampista che da trequartista. Oggi non vi rinunciamo, perché è stato fatto un investimento ed è un giocatore forte ma possiamo pensare con l'allenatore e i suoi agenti ad un riutilizzo con un ruolo diverso nella Salernitana oppure ad un qualcosa di diverso. Un prestito? Vediamo». Adesso cambia tutto: se è vero che ci sono calciatori da riscattare per blindarli e non favorire la concorrenza, è anche vero che non esiste un mercato ordinario svincolato dall'allenatore che la Salernitana sta valutando nel proprio casting. Da ex capitano delle aquile, Maggiore adesso potrebbe essere lo «sponsor e il gancio» in granata per Gyasi, che è un giocatore duttile, in grado di giocare non solo come sottopunta nel 3-4-2-1 ma soprattutto da esterno e all'occorrenza cursore. Inoltre la Salernitana ha preso informazioni con altri due club di A le matricole Genoa e Frosionone sulla mezzala tunisina Hamza Rafia, in forza al Pescara. Attende anche la Juventus, perché vanta il cinquanta per cento sulla futura rivendita.
Il Mattino