Con un bel falso nueve là davanti, certo, ma anche con un falso Napoli là in campo per troppo lungo tempo. Meno male che alla fine ci pensa proprio l’uomo...
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Mertens in campionato non segnava dalla doppietta di Pescara, mentre di gol in Champions nelle ultime due gare (con il Benfica e il Besiktas) ne ha segnati già tre. È il gol numero 40 da quando è al Napoli, l’ultimo volta che ha segnato al San Paolo in serie A è stata con la tripletta al Bologna nel 6-0 del 19 aprile scorso. «Noi a Crotone abbiamo fatto una buona prestazione e con l’Empoli volevamo continuare: era importante dare continuità. In questo modo ci siamo messi alle spalle un momento particolare. Contavano soprattutto i tre punti, era la cosa più importante. Ci siamo riusciti e siamo felice».
Mertens sorride: nella sera del varo ufficiale del falso nueve in campionato è arrivato anche il suo gol. «Dovevamo arrivare carichi alla gara con la Juventus e ci siamo riusciti. Abbiamo sofferto un po’ ma come è normale che sia». Sul traguardo delle 150 presenze ammette: «È una gioia, qui a Napoli sto benissimo, vorrei restare ancora tanto a lungo. Spero davvero che ce ne siano tante altre ancora di partite da giocare». Presto, molto presto, dovrebbe arrivare l’annuncio del rinnovo del contratto. Accordo virtualmente raggiunto già da qualche tempo ma da formalizzare durante la sosta delle nazionali a novembre.
In ogni caso quella con l’Empoli verrà ricordata anche per il record negativo in serie A della storia recente del Napoli, che coincide con l’era De Laurentiis: appena 15.919 paganti, il primato precedente è quello registrato con il Palermo, il 24 settembre del 2014, quando ci furono 18.251 spettatori. I padroni del vapore vogliono una stagione così, con partite ogni tre giorni. E allora se ti capita l’Empoli in casa nell’infrasettimanale di ottobre, può essere normale correre il rischio di incorrere in un flop di presenze. Un peccato, ma chiaro che c’è qualcosa che non va: ma se i padroni del vapore vogliono un calcio con questi suoi ritmi infernali, con queste sue assurdità, con questi pazzeschi tour de force è normale che i tifosi possano decidere di disertare le partite con meno appeal. Senza considerare i prezzi, che non sono propriamente bassi: la curva ieri costava 25 euro. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino