Una finta, un dribbling, un tiro imparabile. Leo Messi ci ha abituato alle sorprese, ha abituato il mondo a spalancare occhi, bocca ed altri sensi per ammirare tutta la sua...
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Il campione e capitano del Barcellona ha pubblicato su Instagram le prime immagini del pancione della compagna Antonella con una scritta che ha subito destato stupore a Napoli: «Baby Ciro», il messaggio di Leo, che annuncia così al mondo il nome del terzo pargolo della famiglia Messi. Un nome italiano, anzi napoletano, oggi persino affibiato al povero Dries Mertens, che napoletano ci è diventato per adozione.
Ma perché la scelta di questo nome? Nessun omaggio a Napoli o a Mertens, semplicemente sembrerebbe ispirato a Horacio Demián Pertusi, cantante della storica band argentina Attaque 77 (oggi con il gruppo Jauría ndr), conosciuto come «Ciro» in patria per una simpatica vicenda scolastica: pare infatti che, non esattamente uno studente modello, l'unica lezione imparata ai tempi della scuola secondaria da Pertusi fosse quella relativa a Ciro di Persia, e proprio da lì arriva il suo soprannome.
Il legame tra il «Ciro» e Leo Messi è ben chiaro: Pertusi, oltre ad essere un leader della musica sudamericana, è anche un grandissimo appassionato di calcio. Qualche tempo fa ha incontrato Leo e ha detto di lui: «Con Messi stiamo assistendo al passaggio di una cometa di Halley». Il suo amore calcistico sconfina anche in Diego Armando Maradona: negli anni degli Attaque 77, infatti, la band dedico al Pibe de Oro un pezzo chiamato «El Francotirador».
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Il Mattino