Milan, Fassone vuole Maldini: lui ci pensa. «Voglio un ruolo chiaro e gestione diretta»

Paolo Maldini
«Gestione diretta dell'area tecnica e chiarezza sul ruolo». Sono le due principali condizioni poste da Paolo Maldini per il suo ritorno al Milan da dirigente. In...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Gestione diretta dell'area tecnica e chiarezza sul ruolo». Sono le due principali condizioni poste da Paolo Maldini per il suo ritorno al Milan da dirigente. In un'intervista alla Gazzetta dello Sport, l'ex capitano rossonero spiega di avere incontrato quattro volte in un mese Marco Fassone e che il dirigente scelto dalla cordata cinese gli ha detto «che sono la prima e unica scelta e mi ha spiegato perché: la mia vita e la mia storia sono alla base della loro decisione».


«Tutto quello che ho fatto per il Milan -dice Maldini- ha un peso importante. Però, proprio per rispetto della mia storia, se io accetto di entrare nel Milan lo faccio solo seguendo i miei ideali. Amo profondamente questo club e posso aiutarlo solo ascoltando il mio cuore e la mia testa. Per il bene del Milan devo restare me stesso».

«Io -prosegue- non posso assumermi certe responsabilità e metterci la faccia senza identificarmi nella proprietà. Vorrei conoscere i nuovi proprietari, condividere il progetto, parlare di strategie, ascoltare i loro obiettivi e le linee guida. Mi sembra il minimo». Maldini precisa che non si è «mai parlato di soldi» e che tale discorso sarà affrontato solo una volta chiarito quale sarà il suo ruolo effettivo.

A chi infine domanda se il suo ritorno al Milan si concretizzerà, l'ex difensore risponde: «Deve chiederlo a loro. Finora ci sono state tante voci e poca chiarezza. Non è detto che si faccia, ma è possibile. Però solo con ruoli definiti e con la condivisione del progetto. Come accadeva nel grande Milan di Berlusconi. Non sono io a dover dare una risposta a loro, ma loro a me».
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino