Il bigliettino da visita è di quelli che fanno decisamente ben sperare. La prima al San Paolo rappresenta un po’ per tutti uno spauracchio da superare, in fretta....
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Proprio mentre il malcontento generale serpeggiava sulle tribune - a sorpresa quasi gremite - del San Paolo è arrivata la prima zampata di Arek: un gol di rapina arrivato sugli sviluppi di un’azione magistralmente ispirata e confezionata da Dries Mertens. Ecco, con il folletto begla sembra proprio che Milik si intenda a meraviglia. I due si sono cercati e trovati con una facilità a tratti disarmante, come se invece di essersi conosciuti un mesetto fa all’ombra delle montagne della Val di Sole, fossero stati compagni di merende fin dai tempi del liceo. Geograficamente sarebbe stato difficile, certo, perché Belgio e Polonia non sono propriamente ad un tiro di schioppo, ma è chiaro che quando a dover dialogare sono i piedi, è più facile che a certi livelli la lingua sia comune e ricca di preziosimi tali da renderla meravigliosamente aulica.
Sono già una premiata ditta Milik e Mertens, come dimostra anche l’ultima foto pubblicata dall’attaccante polacco sul suo profilo Twitter nella giornata di ieri: M&Merten’s con le faccine dei due giocatori del Napoli al posto dei volti delle due praline al cioccolato che piacciono tanto a grandi e piccini. Da leccarsi i baffi, d’altra parte, lo sono anche loro due: Dires e Arek, una coppia offensiva che riempie gli occhi, il cuore e stuzzica l’appetito. Perché adesso la curiosità di rivederli ancora all’opera, insieme, inizia ad essere già tanta.
Nel frattempo Milik si gode la giornata da eroe e si prende, con merito, le prime pagine e le luci della ribalta. Arrivato in sordina e già protagonista, dopo appena una partita da titolare, coccolato dal calore del San Paolo che a momenti è stato anche più asfissiante di quello di una notte di fine agosto quasi da bollino rosso per le temperature.
Eroe perché a certificare la sua presenza al centro dell’attacco azzurro è arrivato anche il secondo gol, quello di testa con uno stacco imperioso sul calcio d’angolo battuto da Callejon. Due gol per il doppio nove, ovvero quello che ha scelto di portare dietro la schiena in azzurro. Non ha preso il 9 che fu di Higuain, ma ha raddoppiato: 99. Che possa essere stato un avvertimento più o meno velato ai tifosi del Napoli, ma anche agli avversari. «Occhio eh, non sono il Pipita: sono il doppio!». Se così fosse ben venga, ci impiegherà pochissimo a superare Higuain anche in termini di popolarità. I tifosi azzurri aspettano e sperano: ma dopo la serata di sabato, la doppietta di Arek ed il suo bigliettino da visita, di sicuro lo fanno con un peso in meno sullo stomaco ed un pizzico di fiducia in più. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino