Tra Polonia e Napoli, la sfida del bomber incompreso Milik

Tra Polonia e Napoli, la sfida del bomber incompreso Milik
L'Europa League di Arek Milik è la sfida con la Lazio all'Olimpico. Ma un pezzo di cuore del polacco è rimasto a Napoli, dove sarà in campo il Legia...

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L'Europa League di Arek Milik è la sfida con la Lazio all'Olimpico. Ma un pezzo di cuore del polacco è rimasto a Napoli, dove sarà in campo il Legia Varsavia, la squadra più rappresentativa del suo Paese, con 15 campionati vinti. Il bomber incompreso - finito ai margini del club azzurro nell'estate 2020 quando saltò il trasferimento a un altro club italiano (Juve o Roma), tormentato dai gravi infortuni alle ginocchia subiti in dodici mesi tra il 2016 e il 2017 - ha celebrato sui social l'ottava vittoria consecutiva della squadra di Spalletti in campionato contro il Torino: il segno di un legame che non si è interrotto.

Arek è tornato domenica in campo col Marsiglia, segnando uno dei quattro gol al Lorient. Il club francese lo ha riscattato per 9 milioni, meno di un terzo di quanto il Napoli spese nell'estate 2016 (33 milioni) per acquistarlo dall'Ajax dopo la cessione di Higuain alla Juve. La partenza fu brillante, poi lo choc dell'infortunio in una partita della nazione: rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro. A distanza di dodici mesi, a Ferrara, stesso infortunio ma all'altro ginocchio. Quando è stato disponibile, Milik ha comunque avuto poco spazio perché grazie alla felicissima intuizione di Sarri era esploso Mertens nel ruolo di centravanti. E, dopo l'ingaggio di Osimhen, per lui si sono definitivamente chiuse le porte. L'ultimo bel ricordo è stato il ricordo segnato alla Juve nella finale di Coppa Italia 2020 all'Olimpico. Complessivamente, 48 gol in 122 partite col Napoli, media realizzativa 39 per cento. Mai una polemica per le scelte degli allenatori, rispetto anche per la decisione di De Laurentiis e del direttore sportivo Giuntoli di metterlo fuori rosa quando saltò la trattativa con la Roma. E soprattutto gratitudine nei confronti dei tifosi napoletani per il sostegno ricevuto nei periodi - e sono stati tanti, troppi - vissuti a causa degli infortuni.

Milik, dopo non aver giocato gli Europei, aveva coltivato la piccola illusione di tornare in Italia ma nessun club ha contattato il suo entourage, quindi a 27 anni ha deciso che Marsiglia è la sua dimensione. Anche perché la città e la gente gli ricordano Napoli.

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Il Mattino