Miriam Tommasone sogna Parigi 2024: «Sul ring con mia mamma all'angolo»

Miriam Tommasone
Reagire alle delusione e preparare le prossime sfide perché a Miriam Tommasone impegno, sacrificio, dedizione, ambizione e idee chiare non mancano. La diciottenne boxeur di...

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Reagire alle delusione e preparare le prossime sfide perché a Miriam Tommasone impegno, sacrificio, dedizione, ambizione e idee chiare non mancano. La diciottenne boxeur di Fuorigrotta ha metabolizzato in fretta la delusione agli ultimi mondiali youth e si prepara ai prossimi mondiali Under 22.

In Polonia l’allieva del maestro Guido De Novellis è uscita agli ottavi penalizzata da un verdetto alquanto discutibile. Di fronte aveva la russa Anita Amineva che poi ha vinto il titolo nella categoria dei 64 kg. «E’ una sconfitta che mi brucia – dichiara Miriam – ma la boxe è anche questo. Devo ammettere che lei era brava, ma il verdetto mi ha penalizzata. Sono ritornata subito sul ring ed ora sto preparando il campionato italiano di Cascia dal 9 luglio». 

«È un momento importante per me – continua – perchè è finito il percorso giovanile d ora inizia quello da Elite dove il sogno di una partecipazione olimpica è quello che ti spinge a cercare le nuove evoluzioni migliorative. Sono orgogliosa del fatto che ci siano tante ragazze ai Giochi di Tokyo. Io punto Parigi».

E l'ambizione è quella di arrivarci con la mamma all'angolo. «Siamo una famiglia di sportivi - continua - con me si allenano i miei fratelli Andrea di 23 anni e Vittorio di 12 anni. Mia madre Nunzia ha praticato judo ed è la mia maestra di vita. Ora sogna di diventare tecnico di pugilato per affiancare il mio maestro storico Guido De Novellis, per il quale stravedo, nel mio percorso. Sono quindi guidata bene ed ho tanta voglia di continuare migliorandomi e praticando questa magica disciplina sportiva che è il pugilato». 

Guarda lontano Miriam Tommasone che ha sostenuto la maturità in Scienze umane e sociali dopodiché vuole intraprendere gli studi universitari di giurispriudenza, ma lo vorrebbe fare indossando una divisa. «Fin da bambina ho sognato di indossare una divisa  delle forze dell’ordine, quella dei carabinieri in particolare – ammette la pluricampionessa italiana – vorrei far coincidere il mio percorso universitario e agonistico in un gruppo sportivo militare e magari un domani lavorare con i carabinieri». 

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Il Mattino