Paralimpici, Legnante poker d'oro: a Dubai è campionessa del mondo

Assunta Legnante
Assunta Legnante si conferma imbattibile ai Mondiali paralimpici e conquista la medaglia d’oro, per la quarta volta consecutiva, nel getto del peso F11/12....

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Assunta Legnante si conferma imbattibile ai Mondiali paralimpici e conquista la medaglia d’oro, per la quarta volta consecutiva, nel getto del peso F11/12. A Dubai il successo arriva con 15,83 al quarto tentativo dopo aver già migliorato il primato stagionale alla terza prova grazie a un 15,45 per reagire al momentaneo sorpasso dell’ipovedente uzbeka Safiya Burkhanova, argento con 14,97 in una gara a categorie accorpate. In apertura 14,62 e un nullo per l’azzurra, in pedana con l’allenatrice Nadia Checchini nel ruolo di guida, poi 14,92 e 15,45. "Era d'obbligo riconfermare il titolo mondiale e cominciare da capitano - dice Assunta -  Sono sette anni che non perdo una gara anche se oggi l'uzbeka ha fatto un pizzico di paura. Diciamo che il peso l'ho lasciato un po' da parte quest'anno ma arrivavo da favorita e non potevo perdere. La maschera dell'uomo tigre? E' stata scelta dai miei fa, buon viatico per Tokyo. Io avrei preferito It"

 
La lanciatrice napoletana, ormai marchigiana di adozione, incrementa così il 15,43 ottenuto in giugno a Firenze dove ha vinto la Finale Oro dei Societari assoluti con la maglia dell’Acsi Italia Atletica. Nelle competizioni paralimpiche invece quest’anno aveva spedito l’attrezzo a 15,28 sulla pedana di Ostia, il 5 ottobre, in gara per l’Anthropos Civitanova alla rassegna nazionale per club. Proprio lì aveva rimediato un infortunio al polpaccio sinistro, durante il lancio del disco che la attende in pedana a Dubai, martedì 12 novembre alle 6 italiane del mattino. "E' un nuovo stimolo. Siamo in cinque sulla stessa misura - continua -  Se non combattessi con i postumi di un infortunio al polpaccio proverei anche i quaranta metri ma non si sa mai".  Tanti i ringraziamenti, il principale va a allo psicoterapeuta napoletano Gianni Chiaravalle "che mi ha aiutato a riscoprire me stessa prima come donna e poi come atleta. Se ho fatto questi risultati lo devo molto a lui".  

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Sempre più ricca ora la sua bacheca che adesso conta 4 titoli mondiali di fila dal 2013 e 2 ori alle Paralimpiadi oltre a 2 vittorie agli Europei. Una carriera paralimpica iniziata in seguito alla perdita della vista, per riprendere l’attività che era culminata con l’oro agli Europei indoor del 2007, preceduto dall’argento nel 2002, ed è tuttora la primatista italiana assoluta indoor con 19,20. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino