Sul campo di calcio invece di stare ai domiciliari per omicidio

Sul campo di calcio invece di stare ai domiciliari per omicidio
La passione per la sua squadra di calcio è costata cara al capitano del Montespaccato, Tizianop Gambacurta, 38 anni, sottoposto alla sorveglianza speciale con l'obbligo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La passione per la sua squadra di calcio è costata cara al capitano del Montespaccato, Tizianop Gambacurta, 38 anni, sottoposto alla sorveglianza speciale con l'obbligo di dimora nel comune di Roma. L'uomo, giá inquisito in passato nell'ambito delle indagini per l'omicidio Zioni, ha infatti violato la misura cautelare per giocare la partita in trasferta a Canale Monterano. Al termine del match i carabinieri della compagnia di Bracciano hanno atteso negli spogliatoi il capitano del Montespaccato arrestandolo. Dal campo sportivo di Canale Monterano, è stato quindi portato nel carcere di Civitavecchia.


L'omicidio Zioni.  Marco Zioni fu ucciso a colpi d'arma da fuoco a Montespaccato il 21 febbraio 2012. La vittima aveva 37 anni e un vecchio precedente per droga. E' morto al policlinico Gemelli dove era stato trasportato in codice rosso. Zioni è stato colpito mentre si trovava a bordo di una Smart grigia: sono stati sparati diversi colpi contro la vittima, il colpo mortale ha raggiunto Zioni all'addome. 

Un bimbo conteso all'origine della tragedia. Alla base della tragedia c'è una lite in strada tra due diverse famiglie che si contendevano un bambino di dieci mesi. Quattro le persone cinvolte nell'omicidio, tra queste il padre del bimbo, un parente e un amico che sarebbero al momento irreperibili. Il motivo della lite risale ad una serie di discussioni e minacce per l'affidamento del bambino, nato da una coppia di giovani romani, un ragazzo di diciotto anni e una di venti. 


La dinamica della tragedia. La vittima, Marco Zioni, cugino della mamma del bimbo, si era presentato assieme ad altri due parenti (padre, zio e fratello della ventenne) in strada questo pomeriggio a un appuntamento per chiarire la questione dell'affidamento. A fronteggiarli c'erano sei o sette parenti del 18enne padre del bimbo. Durante la lite sono stati esplosi, da parte dei familiari della ragazza, tre o quattro colpi da due diverse pistole: un solo proiettile ha raggiunto Zioni, ferendolo mortalmente al torace. La vittima era stata trasportata dallo zio della ragazza e da un meccanico in ospedale, ma è morto poco dopo.
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino