Mourinho in Arabia Saudita, ecco l'ultimo colpo: lo Special One pronto a sbarcare a Riad

Continua la faraonica campagna dello sceicco

José Mourinho
L’obiettivo è diventare uno dei campionati di calcio top 10 del mondo entro il 2030. Ed è difficile pensare che l’ambizione di Mohammed bin Salman possa...

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L’obiettivo è diventare uno dei campionati di calcio top 10 del mondo entro il 2030. Ed è difficile pensare che l’ambizione di Mohammed bin Salman possa all’improvviso fermarsi, come è capitato ai cinesi dopo il boom del 2014 o anche agli emiri di Dubai e Doha. Una visione che ha portato il governo saudita a rilevare il 75 per cento di Al-Hilal, Al-Nassr, Al-Ittihad e Al Ahli che da questa estate sono diventati anche formalmente di proprietà del fondo sovrano Pif, già padrone del Newcastle in Inghilterra. Per intenderci: il Public Investment Fund (oltre 600 miliardi di asset gestiti) è lo strumento finanziario con cui Riad ha compiuto l’Opa sul golf mondiale e sta tentando di mettere le mani sul tennis e la Formula 1. Come abbia fatto De Laurentiis a resistere all’offerta per Osimhen resta davvero un mistero. E dopo l’investimento da 600 miliardi di euro del governo saudita la scorsa estate, la missione non sembra impossibile. Non solo perché ci sono Ronaldo, Koulibaly, Milinkovic Savic. E forse anche Mourinho, che sta trattando il suo arrivo a Riad. Per i media della capitale del Regno, tutto praticamente è fatto. Con Mendes che è pronto a trattare dopo che lo Special One ha detto di sì al trasloco.

D'altronde, a quanto pare, sarebbe pronta anche la residenza per José: a due passi dall'altro superassistito di Mendes, ovvero Cristiano Ronaldo. La Lega Calcio, con l’ad De Siervo e il presidente Casini, sono qui per guardare con i propri occhi il nuovo Eldorado del Medio Oriente. Riad sta investendo nello sport come pochi adesso: ed è ovvio che ogni medaglia ha il suo rovescio. Ma questo Paese, travolto dalla critiche internazionali sui diritti civili, sta vivendo una rapida trasformazione, sintetizzata nel modello di crescita e sviluppo “Vision 2030”. Una mutazione.

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Il Mattino