Roma, Mourinho scarica Zaniolo. E poi: «Il Napoli ha già vinto lo scudetto, meritatamente»

Le parole del tecnico alla vigilia del match contro il Napoli

Roma, Mourinho: «Zaniolo da un mese dice che vuole andare via, purtroppo sembra che resterà»
José Mourinho torna a parlare alla vigilia di una gara dopo due mesi e mezzo. Tanti gli argomenti trattati, dal Napoli «già campione», al potere di spesa...

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José Mourinho torna a parlare alla vigilia di una gara dopo due mesi e mezzo. Tanti gli argomenti trattati, dal Napoli «già campione», al potere di spesa della Premier («La finale di Championship muove più soldi in Inghilterra di quella di Champions»). Il piatto forte però rimane Zaniolo. E rispetto al post La Spezia nel quale pur pronosticando una permanenza del ragazzo aveva lasciato intendere come poi qualora fosse rimasto «farò giocare chi si allena in maniera migliore», oggi la versione appare diversa. Più distaccata, quasi rassegnata per un calciatore che sembra perso alla causa giallorossa.

Mourinho, la conferenza stampa integrale

Zaniolo è un caso di mercato. Come gestirà il calciatore e che evoluzione avrà la storia?

«Sui provvedimenti disciplinari non posso rispondere. Purtroppo sembra che abbia avuto ragione io dopo lo Spezia, sembra che la direzione sia che Zaniolo resterà. Perché "purtroppo"? Perché da un mese ogni giorno il giocatore dice che se ne vuole andare. Dopo lo Spezia ho dato lunedì libero a tutti e ho detto che martedì l'allenamento era opzionale: tutti quelli che erano in panchina sono venuti, tanti di quelli che hanno giocato sono venuti. Questo è il profilo di giocatori che un allenatore vuole. Quando un calciatore dice a società e compagni che non vuole giocare nella Roma, che non vuole vestire questa maglia, che non si vuole allenare, è diverso. Non fa parte del progetto Napoli, non sarà convocato». 

La partita contro il Napoli.

«Il Napoli ha già vinto lo scudetto, meritatamente. È la squadra più forte, ha fatto un ottimo mercato, stanno facendo un grande campionato con un vantaggio enorme. Per la poca consistenza dell'Inter, del Milan, non si sente che abbiano un avversario che possa fare tante vittorie consecutive. Complimenti ai napoletani, hanno vinto lo scudetto meritatamente». 

La Roma ora ha il problema del Fair Play Finanziario, il suo futuro qui è un progetto? È legato alla prossima Champions? Dipenderà dagli investimenti?

«È una domanda che deve farmi la società. Io quando ero più giovane e più immaturo ero capace di discutere con la stampa di cose che sono interne. La maturità aiuta a essere equilibrati, più uomo di società e meno egoista ed egocentrico. Capisco la domanda ma dovrà farmela la società quando crederà di doverla fare». 

 

 

Al di là di Zaniolo, il mercato si conclude con pochi cambiamenti. La rosa è quella di prima ma senza due giocatori, Zaniolo e Karsdorp. La Roma si è indebolita?

«Prima ringrazio i tanti che mi hanno fatto gli auguri per il mio compleanno, gente che non conosco mi ha fatto arrivare regali. Vi regalo la formazione: Rui Patricio in porta, Zalewski a destra e Spinazzola a sinistra. I tre centrali Mancini, Smalling e Ibanez, Matic-Cristante-Pellegrini in mezzo con Dybala e Abraham davanti. Se va via Shomurodov abbiamo un giocatore in meno, ma è un calciatore che ha lavorato tanto per essere alla Roma. Bisogna poter giocare, prima di noi aveva giocato poco anche a Genova. Se finisce bene questa situazione di prestito per sei mesi, è un qualcosa di cui lui ha bisogno. Avremo un'opzione in meno ma non mi aspettavo di più dal mercato, ora la gente è più consapevole delle nostre possibilità. Non mi aspetto nulla dal mercato, ma mi aspetto più difficoltà perché la struttura competitiva cambia perché avremo tre partite a settimana. Ma questo è un gruppo fantastico e con questo, insieme ai tifosi, andiamo avanti. Karsdorp starà fuori fino a quando vorrà stare fuori: ora ha un piccolo problema, ma da sempre si sta allenando con noi. Qualcuno in questo processo è stato bugiardo e ha dato un'idea di un allenatore e di un club che non meritavano. Ma dipende solo da lui».

Qualche settimana fa ha detto che altre squadre hanno 5-6 giocatori del livello di Dybala, il Napoli quanti ne ha? 

«Giocatori del livello di Dybala, nessuno. Tanti bravi, tanti grandi giocatori ma non come Dybala. Al Tottenham volevo Kim, ci ho parlato 2-3 volte su Facetime. Valeva 10 milioni, il Tottenham aveva offerto 5». 

 

 

Wijnaldum?

«Migliora, il tempo passa e lui si avvicina al rientro. Non voglio dire quando, ma tra 2-3 settimana potrebbe giocare qualche minuto. Tutto va in una direzione positiva, non abbiamo avuti ritardi. Lavora bene e sempre di più». 

Mi chiedo come mai una squadra penultima in Premier possa fare un'offerta di quel livello per Zaniolo e la squadra campione d'Italia no. Perché c'è questa differenza strutturale? 

«Passa tutto dai diritti tv. Quando si gioca la finale di Championship, la Serie B italiana, o i playoff, quella partita è la partita che ha più soldi sul tavolo, più della Champions. Quella squadra di Serie B prende più soldi della vincitrice della Champions. Le squadre di Premier, al di là dell'importanza, sono più forti delle squadre italiane da quel punto di vista». 

 

 

Il futuro di Mourinho può essere solo lì in Premier?

«Non lo so, ma non ho capito bene cosa si è scritto. Io non voglio niente, sono tranquillo al mio posto, voglio vivere giorno dopo giorno. Quando la società penserà che è ora di parlare con me di futuro, sono qui. Dormo qui quasi ogni giorno, sono sempre qui. Non mi sento a mio agio nel parlare di queste cose con i giornalisti. Ma sono alla Roma e penso alla Roma, non al mio futuro». 

Ha parlato con Smalling? Immaginiamo sia il primo punto di Tiago Pinto. Lei vuole che resti? Ne ha parlato con la società?

Il punto è che sta giocando molto molto bene e dimostrando di avere un focus sulla Roma. Tutti sanno che è una situazione aperta, non ho mai parlato con lui di questo perché è una cosa personale da risolvere con il club. Secondo me lui vuole rimanere, la società capisce la sua importanza e la sua professionalità e il suo rendimento: la mia convinzione è che si può trovare un accordo. Non so dove possa essere più felice che a Roma».

 

 

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Il Mattino