African Open, Nadia Simeoli è medaglia d'oro a Dakar

Nadia Simeoli
«Viva viva ‘o Senegal», avrebbe sicuramente detto Pino Daniele. Nel paese di Kalidou Koulibaly e del cantante-ministro della cultura e del turismo Youssou...

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«Viva viva ‘o Senegal», avrebbe sicuramente detto Pino Daniele. Nel paese di Kalidou Koulibaly e del cantante-ministro della cultura e del turismo Youssou N’Dour, la judoka di Torre del Greco, Nadia Simeoli, fa suo l’African Open. Chiude in bellezza il suo 2019 agonistico l’atleta classe 1999 del Gruppo Sportivo Fiamme Gialle (Guardia di Finanza), mettendo al collo la medaglia d’oro. Dopo aver battuto Carolina Frances Delgado di Capo Verde, Simeoli si aggiudica la pool B e poi supera in semifinale l’algerina Amina Belkadi (vincitrice pool A ), e la camerunense Helene Dombeu Wezeu (vincitrice pool D) in finale.


Classificatasi al primo posto a Dakar, Nadia incamera 100 punti utili per la world ranking list. «L’oro è la mia prima medaglia del circuito olimpico. È stata una gara abbastanza sofferta, perché vengo da un anno molto deludente rispetto alle aspettative che mi ero posta, però mi risolleva dai molti momenti no», ammette soddisfatta Simeoli. Alle spalle si lascia infatti un anno complicato, costellato da infortuni. Convinzione e velocità d’esecuzione sul tatami. «Ho disputato tre incontri, due dei quali vinti nel primo minuto», racconta orgogliosa.

«È stata la mia prima esperienza senza coach ed è stato bello diventare grandi». Vera prova di maturità nel continente africano. Ventenne e già vincente. «Sono felice anche se aspiro a vincere competizioni più importanti. Ovviamente i genitori sono sempre molto soddisfatti dei risultati dei figli. Per quest’anno abbiamo finito, si guarda al prossimo». Giappone a cinque cerchi all’orizzonte. «Sogno Tokyo 2020 tutti i giorni, ma so che sarà una corsa molto difficile. Il tempo a disposizione è poco e ho davanti qualche valida atleta già in corsa». Mai dire mai.
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Il Mattino