Dopo Insigne, Adidas vuole il Napoli ma c'è la penale da pagare a Kappa

Dopo Insigne, Adidas vuole il Napoli ma c'è la penale da pagare a Kappa
Ha perso il Milan, ma ha anche messo il proprio logo sulle maglie della squadra campione d'Italia negli ultimi anni, la Juventus. Eppure Adidas sembra non volersi fermare qui....

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Ha perso il Milan, ma ha anche messo il proprio logo sulle maglie della squadra campione d'Italia negli ultimi anni, la Juventus. Eppure Adidas sembra non volersi fermare qui. Il marchio americano, infatti, secondo quanto riportato dalla testata specializzata Footy Headlines, avrebbe messo nel mirino anche il Napoli di Carlo Ancelotti, seconda forza dell'ultimo campionato e da un po' di anni alla ribalta anche in Europa grazie alle ottime prestazioni in Champions League.


Gli eventi degli ultimi mesi sembrano andare spediti verso questa direzione: prima l'arrivo di Ancelotti in azzurro, un allenatore che è sempre stato tra i più apprezzati al mondo, conosciuto bene da Adidas e che potrebbe regalare al Napoli maggiore visibilità in giro per il mondo. Poi l'accordo della scorsa estate tra lo stesso marchio americano e Lorenzo Insigne: il napoletano è stato il primo calciatore dell'era De Laurentiis a poter sottoscrivere un contratto con una casa di produzione sportiva, apertura importante per tutta l'economia del calcio Napoli.
 
«Sto trattando con l’Adidas, ma il discorso è un tantino complesso. Bisogna approfondire bene e valutare nei dettagli». Già nel 2011 Aurelio De Laurentiis aveva in testa il marchio a strisce per il suo Napoli. L'accordo non fu trovato e negli anni prima Macron e poi Kappa hanno prodotto il materiale tecnico degli azzurri. Il patron, però, sembrò possibilista anche qualche mese fa: «Spero che tra il Napoli e Adidas possa nascere una collaborazione continuativa anche con altri calciatori e altre iniziative», aveva detto dopo l'accordo con Insigne. «Sono certo che i nostri tifosi in Italia e nel mondo guardano con interesse e soddisfazione a questa nuova amicizia ed alle attività di business che la stessa potrà generare».


L'unico ostacolo, però, sembra essere proprio la Kappa, attuale sponsor tecnico del club. Nel 2015 la società azzurra aveva sottoscritto con loro un contratto quinquennale che troverebbe quindi la sua naturale scadenza nell'estate del 2020. Uscire dall'accordo con un anno di anticipo sarebbe possibile, ma la penale da pagare a Kappa in quel caso non sarebbe di poco conto.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino