Napoli, Jorginho verso il City: l'obiettivo azzurro è Paredes

Napoli, Jorginho verso il City: l'obiettivo azzurro è Paredes
Se una squadra di calcio fosse il corpo umano, il centrocampo sarebbe il cervello. La zona dalla quale partono gli impulsi e si distribuiscono i compiti. In una squadra il...

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Se una squadra di calcio fosse il corpo umano, il centrocampo sarebbe il cervello. La zona dalla quale partono gli impulsi e si distribuiscono i compiti. In una squadra il centrocampo si occupa proprio di questo: raccogliere le idee e smistarle in avanti a chi ha il preciso compito di trasformare in gol.


Ecco perché anche Carlo Ancelotti vuole partire dal cervello della squadra per il suo nuovo corso. Idee chiare per quello che sarà l'assetto con tre centrocampisti: un regista, un incontrista e uno capace di buttarsi dentro per aumentare la dose offensiva della squadra. Da questo punto di vista, l'impianto del Napoli è già collaudato per giocare a tre, e il compito di Ancelotti è quello di elevare la qualità e la caratura internazionale degli interpreti. Da questo punto di vista il nome di Arturo Vidal si piazza ai primissimi posti nella lista dei desideri dell'allenatore del Napoli, perché il cileno - che ha già giocato con Ancelotti ai tempi del Bayern Monaco - garantisce una grande duttilità tattica. Vidal, infatti, non è semplicemente un mediano dai piedi buoni, perché è sopratutto un giocatore abilissimo nell'approfittare degli spazi lasciati aperti dalle difese avversarie per buttarsi dentro, fare densità e farsi trovare pronto sui palloni vaganti messi dentro dagli esterni. Vidal, che in Italia hanno imparato tutti a conoscere ai tempi della Juventus, ha anche il carisma giusto per aiutare i compagni nei momenti più delicati della stagione. Ha grinta da vendere ed è instancabile quando c'è da lottare a tutto campo. Ancelotti farebbe di tutto per cucirgli addosso il vestito del centrocampo del Napoli, tanto più che Hamsik potrebbe lasciare l'azzurro per sbarcare in Cina, ma allo stesso tempo gli piacerebbe accostagli vicino qualche altro giocatore di spessore.
 
Qualora dovesse essere ceduto Jorginho (sull'italo-brasiliano ci sono gli occhi del Manchester City, pronto a versare 50 milioni di euro nelle casse azzurre), il Napoli potrebbe virare sul regista argentino Paredes, che è cresciuto tra Empoli e Roma prima di sbarcare allo Zenit dove si è forgiato nell'ultima stagione alla bottega di Roberto Mancini. Il suo nome è stato accostato a quello del club azzurro anche in passato perché sia Sarri che Giuntoli stravedevano per le sue qualità. Ora, però, il suo nome torna ad essere prepotentemente di moda anche perché avrebbe ricevuto subito la benedizione da parte di Ancelotti. Non solo Paredes, però, perché dalla Francia giurano che il baby Rabiot è pronto a fare carte false per cedere alla corte del nuovo allenatore del Napoli. Anche il francese è stato già in passato accostato agli azzurri, ma quando sembrava che la trattativa potesse andare a buon fine, i capricci della mamma-procuratrice impedirono il suo passaggio a Napoli. Ora, però, le cose sono cambiate e l'arrivo di Ancelotti ha riacceso in Rabiot il desiderio di mettersi in discussione lontano dalla sua Parigi. Il ragazzo classe 95 porta con sé le stimmate del predestinato e a differenza di Paredes non è semplicemente un regista, anzi. È la classica mezzala brava nell'attaccare lo spazio ma anche abile nel saltare l'uomo nell'uno contro uno. Ha dalla sua una grande visione di gioco e nonostante la giovane età non gli manca certo l'esperienza internazionale maturata in queste ultime stagioni con la maglia del Psg. Per rimanere in tema di giovani, poi, Ancelotti gradirebbe anche un tentativo per Renato Sanches, il bimbo prodigio portoghese che ha voluto al suo primo anno in Bundesliga, ma che ha sempre faticato ad esplodere nel Bayern Monaco.


Dopo il grande exploit con il Benfica e con la maglia del Portogallo (con la quale è stato tra i protagonisti nella vittoria del campionato Europeo in Francia due anni fa), Renato Sanches - 21 anni da compiere ad agosto - non è solo treccine e fantasia, ma anche grande concretezza e sopratutto muscoli, quelli che vuole Ancelotti per rinforzare una mediana che deve essere pensante sì, ma anche molto combattiva. Il Bayern lo ha pagato 35 milioni di euro nell'estate 2016, ma ad oggi il suo valore si è abbassato drasticamente a causa di una serie di annate decisamente sotto tono. In questa stagione ha collezionato appena 16 presenze con la maglia dello Swansea, dove i bavaresi lo avevano girato in prestito con la speranza di risollevarne morale e prestazioni. Il Napoli può sperare in uno sconto da parte dei tedeschi e anche nei rapporti con Ancelotti, l'allenatore che lo ha voluto al Bayern Monaco. Oltre al centrocampo, poi, gli azzurri continueranno a lavorare sugli esterni offensivi: Chiesa e Verdi restano i primi nella lista, ma occhio anche a qualche nome a sorpresa che si potrebbe sbloccare grazie ai buoni uffici del nuovo allenatore azzurro. Per la porta resta sempre in pole il nome di Rui Patricio, con quello di Areola del Psg che guadagna posizioni in virtù dell'accordo imminente dei parigini con Buffon, cosa che inevitabilmente toglierebbe spazio al portiere francese. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino