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Stanotte commenterà a RaiSport Napoli-Atalanta insieme a Bruno Giordano. Una delle molteplici attività di Guglielmo Stendardo che oggi esercita la professione di avvocato ed è docente di diritto dello sport alla Luiss e fino a qualche tempo fa era un arcigno difensore che ha esordito in serie A giovanissimo con la maglia del Napoli (la sua città) salvo poi vestire le casacche tra le altre di Lazio, Atalanta e Juventus.
Stasera c'è l'Atalanta: un cliente scomodo per gli azzurri?
«Il Napoli finora ha fatto qualcosa di straordinario. Anche statisticamente la sconfitta contro la Lazio ci può stare. L'importante è affrontare la Dea come se fosse una finale».
Spalletti contro Gasperini: chi le piace di più?
«Due tecnici che hanno filosofie diverse ma entrambi li ritengo i migliori nel panorama italiano: Gasp ha fatto qualcosa di straordinario con l'Atalanta; Spalletti ha realizzato un vero capolavoro con il Napoli. È lui il valore aggiunto. Gli ha dato un'anima. Ha motivato tutti.
Chi può essere decisivo?
«Sempre gli attaccanti. Gli azzurri hanno Osimhen che è di un'altra categoria. Kvara salta l'uomo come pochi. Sponda nerazzurra occhio a Hojlund e Lookman che sono rapidi e veloci. In mediana mancherà Koopmeiners, un'assenza importante. Ma ci sarà De Roon, bravo comunque a dare equilibrio alla squadra: determinante per il gioco di Gasperini».
Un pregio e un difetto delle due squadre?
«Onestamente non vedo difetti nel Napoli. Penso al video che Spalletti ha fatto rivedere in cui i suoi ritornano su una palla persa: quando vedi 10 giocatori che rientrano con quella intensità capisci che è una squadra che non si accontenta. Sa difendere, soffrire e ripartire».
E la Dea?
«L'Atalanta difetta nelle partite in casa. Ha raccolto poco rispetto alla qualità dei suo giocatori».
Più 15 di vantaggio sulla seconda e 13 gare al termine: c'è l'ipoteca sullo scudetto del Napoli?
«Assolutamente. Ma più che i numeri è il modo di interpretare le partite degli azzurri che non lascia scampo. Si è creata un'alchimia perfetta tra tifoseria, società, tecnico e squadra e questo fa pensare che sia l'inizio di una cavalcata vincente che non finirà quest'anno».
Si può aprire un ciclo quindi?
«A patto che la squadra non venga smobilitata e non credo che accadrà. Anzi. Sono certo che Giuntoli e Spalletti saranno in grado di migliorarla con pochi elementi. La base è solida».
Anche se la Premier tenta Osimhen?
«Il Napoli è talmente solido che non ha bisogno di vendere. È normale che se dovesse arrivare un'offerta irrinunciabile... Il rischio ci può essere, ma credo che De Laurentiis cercherà di tenere i più forti».
E Spalletti?
«Spalletti è il miglior allenatore che il Napoli ha avuto negli ultimi 30-40. È il vero comandante di una squadra che sta scrivendo la storia».
Napoli ad un passo dalla storia anche in Champions: dove possono arrivare gli azzurri?
«Fino in fondo. Non hanno nulla da invidiare a nessuno».
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Il Mattino