«Messi è il calciatore più forte al mondo ma per noi napoletani Maradona è tutto, è sacro, non faccio paragoni». È la replica di...
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È solo uno dei temi toccati da Insigne, che ha parlato anche di differenze tra coppa e campionato: «Insieme al mister ci stiamo lavorando, dobbiamo affrontare le sfide di campionato come quelle di Champions. Abbiamo perso tanti punti con le piccole, ma anche in Champions col Genk siamo scesi in campo convinti di vincere e non è stato così. Se chiudo gli occhi penso che dobbiamo fare una grande partita sia in fase offensiva che in quella difensiva. Dobbiamo stare concentrati 180 minuti, all'andata e al ritorno. È una grande sfida che ci affascina. Dobbiamo cercare di fare gol e cercare di non prenderlo».
Tutto chiaro, il capitano indica la via: «Mi sento molto responsabile perché sono il capitano - ammette Insigne - e se sto facendo questo grande lavoro in campo e fuori è anche merito dell'allenatore che mi ha dato subito grande fiducia. CI ha fatto un paio di discorsi che sono piacituti a tutta la squadra: ci tiene tanto sul pezzo ed è giusto che così. Spero di fare gol, ma anche se fa gol Ospina va bene uguale. Ancora non mi sono abituato all'urlo del San Paolo: è un'emozione fortissima. Paura no, ci dobbiamo provare anche se affrontiamo grandi campioni. Conoscendo ambiente e compagni, sono certo che faremo una grande prestazione: sappiamo che è difficile, ma dobbiamo ragionare da squadra perché così si vince. Non la risolve il singolo: siamo abituati a vincere da squadra». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino