Napoli-Bologna, Spalletti no limits: «Possiamo giocare ancora meglio»

Napoli-Bologna, Spalletti no limits: «Possiamo giocare ancora meglio»
Tre giorni dopo la vittoria con l'Ajax, Luciano Spalletti torna a parlare in conferenza stampa alla vigilia di Napoli-Bologna. Live sul Mattino dalle 15.  Il...

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Tre giorni dopo la vittoria con l'Ajax, Luciano Spalletti torna a parlare in conferenza stampa alla vigilia di Napoli-Bologna. Live sul Mattino dalle 15. 

Il calendario

«Ogni partita è un viaggio verso l’ignoto, la bravura è saperlo rendere abbastanza prevedibile. Tutte le volte devi ripartire e fare le stesse cose, il calcio è così. Può sembrare faticoso, per la mia squadra però è abbastanza eccitante: si sentono vivi ogni volta a stare più in cima possibile». 

Il turnover

«La gestione degli attaccanti è abbastanza facile. Si va in campo in 11 ma ne siamo 25 in rosa, tutti devono gestire. In alcuni ruoli è importante avere risorse diverse, se non avessimo avuto Raspadori e Simeone sarebbe stata dura senza Osimhen. Da qui in avanti faremo allo stesso modo, valutando di volta in volta e tenendo in conto della qualità dei calciatori. Non vale per tutti i ruoli, Zanoli oggi non può fare Di Lorenzo, ma in altre zone di campo va bene. Non dovremo fare troppi calcoli ma avere un atteggiamento corretto. Per noi è una risorsa importante». 

La difesa

«Abbiamo quattro centrali forti in difesa. A Cremona ho messo Ostigard perché ci servivano centimetri e lui è uno dei più forti che io abbia mai allenato di testa, l’Ajax aveva uno piccolino che correva e ho scelto Juan Jesus. È un discorso di caratteristiche, ma sono tutti affidabili. Kim quando è arrivato aveva sempre giocato centrodestra, era preoccupato, poi ha sempre giocato a sinistra con noi. Ha avuto qualche incertezza nell’ultima partita spostandosi di qualche metro». 

Il centrocampo

«Ndombelé può darci forza a centrocampo, è quello che più assomiglia a Anguissa in questo. E c'è anche Demme che sta benissimo. Ha recuperato in pieno e menomale, siamo contenti di averlo con noi». 

Il momento di Zielinski 

«Zielinski è stato sotto il suo livello lo scorso anno. È il primo a saperlo. Ma ha i mezzi per essere un calciatore top, bisognava solo aspettarlo. Quando c’è mancanza di presunzione è facile ritrovare il meglio delle tue potenzialità. Complimenti a lui». 

Il caso Simeone 

«Mi è dispiaciuto non far giocare Simeone con l’Ajax, l’avrebbe meritato per quanto ha fatto. Il giorno dopo si è allenato con entusiasmo, è facile allenare calciatori come lui. E si vincono più partite». 

La tattica 

«Possiamo giocare ancora meglio di quanto stiamo facendo, abbiamo sbagliato anche delle cose. Se pensassimo di non poter migliorare saremmo travolti dall’euforia. Abbiamo ottenuto fin qui grandi risultati, ma se guardiamo bene in campionato ci sono tante squadre in pochi punti, la classifica ci tiene con i piedi per terra». 

Gli obiettivi stagionali

«Dove possiamo arrivare non lo sappiamo. Il nostro obiettivo è vincere le partite, averlo fatto ci dà autostima e ci fa preparare al meglio. Ogni partita ci darà risposte ma ora è difficile prevederlo e noi non facciamo calcoli se non su noi stessi. Non pensiamo a quanto siano forti gli avversari ma a quanto siamo forti noi. Questo è stimolante. Poi vedremo se gli altri saranno superiori». 

La forza del gruppo

«La nostra qualità più importante ora è la voglia di contagiarsi con la forza dei compagni. Tutti si aiutano in campo, ho visto cose bellissime nell’ultima partita, sarebbe bello fare sempre così. Queste sono le cose che danno forza al gruppo». 

L'avversario

«Il Bologna ha una grande rosa, tanti calciatori di qualità: anche senza Arnautovic hanno calciatori forti come Zirkee o Barrow. La partita avrà le sue difficoltà, al di là dei moduli e di chi gioca bisogna fare bene. Se riusciremo a fare come in passato allora ce la possiamo fare. Modulo? In alcune partite potremo giocare con i due attaccanti o con il 4-2-3-1, abbiamo tante qualità offensive e vogliamo sfruttarle tutte».

La visita di Krol

«Krol per quelli della mia età è emozione pura. La sua personalità, la presenza, arrivava fino in attacco, quello che si dice di fare ora lui già lo faceva anni fa. All’Ajax insegnavano calcio. È bastato vederlo per darci emozioni». 

Il carattere 

«Non dovete fare confusione tra il mio carattere e il mio atteggiamento. Il carattere dipende da me, l’atteggiamento dipende dagli altri. Molti continuano a dire che faccio casino ancora con le storie di Totti e Icardi, situazione non determinate da me. Il mio è un carattere normalissimo, mi trovo a mio agio qui a Napoli». 

Il futuro

«Restare a Napoli? Ogni volta che mi chiederete questa cosa vi risponderò che valuteremo un anno per volta, è corretto così. Non si cambia idea per due partite vinte».«Non dovete fare confusione tra il mio carattere e il mio atteggiamento. Il carattere dipende da me, l’atteggiamento dipende dagli altri. Molti continuano a dire che faccio casino ancora con le storie di Totti e Icardi, situazione non determinate da me. Il mio è un carattere normalissimo, mi trovo a mio agio qui a Napoli». 

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Il Mattino