Fisicità, personalità, duttilità tattica e una certa confidenza con il gol. È il profilo di Nathaniel Chalobah, il colpo a sorpresa del Napoli. Il Chelsea lo ha ceduto in...
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Ha girato tra le squadre cadette britanniche sempre in prestito, dopo aver giocato 32 partite nella squadra delle riserve (Reserve League Under 21) del Chelsea. Nel Blues è arrivato all'età di otto anni, poco dopo essersi trasferito in Inghilterra dalla Sierra Leone. Gli osservatori vennero conquistati dalla sua straripante fisicità e dalle buone qualità tecniche.
Entrato nel settore giovanile, ha iniziato a destreggiarsi sia da difensore centrale che da centrocampista, iniziando però con il primo ruolo. Le sue qualità tecniche gli hanno consentito, nel vivaio inglese, di farsi apprezzare anche da centrocampista di impostazione, grazie alla buona visione di gioco e dalla qualità delle giocate.
Ha sempre bruciato le tappe, giocando con compagni più grandi di lui e mostrando serenità in campo e una certa dose di personalità. A 14 anni, infatti, ha esordito nella Under 17 inglese, a 15 anni ne è diventato il capitano, e con questa formazioen ha vinto il campionato europeo. Sempre a 14 anni ha esordito nella squadra riserve del Chelsea. Nel 2012, a 18 anni, il passaggio in prestito al Watford, il club di proprietà dei Pozzo (i patron dell'Udinese), dove ha incontrato Zola e Sormani come allenatori.
Proprio con questo team ha segnato ben 5 gol in Championship in 38 gare, sfruttando l'abilità nel gioco aereo (è alto 185 cm). A 17 anni era considerato un grande prospetto nel ruolo di difensore. Negli ultimi anni ha giocato spesso in linea mediana. Quindi, è un calciatore duttile. Nell'ultima stagione ha giocato tra Burnely in Premier e Reading nella B inglese, disputando la semifinale di FA Cup contro l'Arsenal a Wembley.
Ai tempi di Nottingham il suo allenatore Davies lo aveva definito un «talento straordinario». Ha giocato in tutte le nazionali inglesi, sin dall'Under 16. Nelle sue esperienze, nel 2012-2013 una convocazione da Di Matteo per la finale di Champions tra Chelsea e Bayern. Negli ultimi anni, tuttavia, Nathan non ha confermato in pieno le aspettative lusinghiere dei primissimi anni della sua carriera, ma la stima dei collaboratori di Mourinho è intatta: si continua a puntare su di lui.
Chalobah, da ieri a Castelvolturno per le visite mediche e per un primo ambientamento con il suo nuovo mondo, amante di tennis e basket, ha, dunque, la prima vera occasione della carriera a Napoli, lontano dal calcio inglese. Chi lo conosce bene assicura che non soffrirà né la distanza né l'impatto con il calcio italiano. È il secondo giocatore preso dall'Inghilterra, dopo il romeno Chiriches, acquistato dal Tottenham, altro club di Londra. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino