Il Napoli comanda in Europa: gli azzurri unici a punteggio pieno

Il Napoli comanda in Europa: gli azzurri unici a punteggio pieno
Il Napoli regina tra le big d'Europa, l'unica capolista rimasta a punteggio pieno dopo il ko del Psg in Francia con il Rennes e quello del Benfica in Portogallo in...

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Il Napoli regina tra le big d'Europa, l'unica capolista rimasta a punteggio pieno dopo il ko del Psg in Francia con il Rennes e quello del Benfica in Portogallo in riferimento ai tornei continentali più importanti. La squadra di Spalletti è arrivata alla seconda sosta di campionato con un ruolino di marcia impressionante: sette vittorie in sette partite (quattro successi in trasferta e 3 in casa), secondo migliore attacco con 18 gol segnati (al primo posto c'è l'Inter con 22 reti) e seconda migliore difesa con 3 gol al passivo. 

Uno dei segreti del Napoli di Spalletti sta nell'imprevedibilità, una squadra che riesce fare bene cose diverse mutandole a seconda dell'avversario e dei momenti delle partite ed è capace di applicare più sistemi di gioco nella stessa gara. Contro la Fiorentina gli azzurri sono partiti con il 4-3-3 passando poi al 4-2-3-1 e chiudendo nel finale con un 3-5-2. Un Napoli difficile da leggere per gli avversari e che riesce a cambiare volto più volte durante il match: il tecnico può contare sulla profondità della rosa affidandosi a soluzioni diverse per mettere in difficoltà gli avversari.

Un'altra arma è rappresentata dai gol su palla inattiva: quattro sono arrivati dagli sviluppi di calci di punizione, uno da calcio angolo, più i due rigori di Insigne per un totale di sette reti. Il gol di Rrahmani a Firenze è nato da una punizione studiata dal Borussia Dortmund, la seconda rete del difensore kosovaro in campionato che aveva segnato di testa già a Udine da una situazione di palla inattiva. Grande cura all'applicazione delle palle da fermo, un aspetto seguito da Daniele Baldini, storico collaboratore di Spalletti.

Il centravanti nigeriano è l'arma in più con i suoi attacchi continui della profondità alla linea difensiva avversaria: scatti su scatti, imprendibile per la sua velocità e la sua forza fisica: Victor si è guadagnato il calcio di rigore per il fallo di Martinez Quarta e ha messo in continua apprensione la difesa viola sfiorando un gol spettacolare con una rovesciata uscita fuori di un soffio. Una soluzione offensiva importantissima per gli azzurri quando decidono di evitare il pressing avversario a centrocampo puntando direttamente sugli scatti del nigeriano. 

La capacità di strappare in profondità non è solo di Osimhen, gli azzurri hanno un grande motore di squadra perché in tanti riescono a cambiare marcia lanciandosi in avanti palla al piede, Lozano e Politano sono due esterni con queste caratteristiche, Zielinski riesce a farlo centralmente, stessa cosa fa Ounas che è stato costretto a saltare per infortunio la sfida di Firenze e dovrebbe stare fermo una decina di giorni e a centrocampo è Anguissa ad assicurare questo tipo di qualità.



Un'altra caratteristica del Napoli di Spalletti è rappresentata dall'equilibrio che la squadra riesce a mantenere anche quando è in svantaggio: contro la Fiorentina è arrivata la seconda vittoria in rimonta in campionato per 2-1 dopo quella sulla Juve, in Europa League gli azzurri sono riusciti a risalire dal doppio svantaggio al 2-2 contro il Leicester. Una qualità che consente al Napoli di non sbilanciarsi eccessivamente anche quando deve rimettere in piedi le partite e di mantenere compattezza. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino