Nella smorfia napoletana il 59 è il numero dei peli. E senza dubbio Maurizio Sarri è uno che di peli sulla lingua proprio non ne ha. 59 Sono le candeline che...
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Ma niente, inutile farsi false illusioni. Le candeline probabilmente le spegnerà tra un video di Napoli-Atalanta di coppa Italia (ultima sconfitta degli azzurri) e Napoli Verona (ultima di campionato con tanto di rotonda vittoria). Perché il lavoro viene prima di tutto. D’altra parte questo è il suo terzo compleanno napoletano. Il primo lo aveva festeggiato alla grande: 10 gennaio 2016, vittoria per 1-5 del Napoli a Frosinone e azzurri campioni d’inverno. Il secondo (10 gennaio 2017) era capitato a metà tra due vittorie del Napoli entrambe al San Paolo: 2-1 con la Sampdoria (il 7 gennaio) e 3-1 con il Pescara (il 15), ma quelli erano tempi di ricorsa, con gli azzurri affannati a recuperare terreno nei confronti di Juventus e Roma scappate in avanti e giocarsi lo scudetto.
Tutta un’altra storia rispetto a oggi, ma la testa sarà sempre rivolta al campo, anche senza avere a disposizione i giocatori da allenare. Non mancheranno le sigarette e le passeggiate con il cane Ciro, l’amico che gli tiene sempre compagnia mentre giocano le altre rivali del Napoli tra anticipi e posticipi di serie A. Per i regali aspetta: il mercato (Verdi?) e l’evoluzione del campionato. Dovesse arrivare a maggio, con 4 mesi di ritardo, un regalo che comincia con la S sarebbe certamente il più gradito di tutti. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino