Napoli, Conte nuovo allenatore? La scelta decisiva di De Laurentiis

Serve un tecnico di spessore ed esperienza, niente più salti nel buio

Antonio Conte è candidato alla panchina del Napoli
La partita pareggiata col Frosinone ha di fatto cancellato le chance di qualificazione del Napoli alla prossima Champions. Ed è un vero peccato perché...

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La partita pareggiata col Frosinone ha di fatto cancellato le chance di qualificazione del Napoli alla prossima Champions. Ed è un vero peccato perché nell'ultimo turno di campionato hanno rallentato il Bologna e la Roma (che era sull'1-1 a Udine quando la partita è stata sospesa per il malore di Ndicka). De Laurentiis entra adesso nella fase calda, che esalta il presidente. Quella della scelta dell'allenatore e delle mosse di mercato. Da fare con un atteggiamento differente rispetto allo scorso giugno, quando un po' ironicamente e un po' no il patron disse che qualsiasi tecnico avrebbe potuto guidare il Napoli, tanto era forte.

Tre allenatori non sono riusciti a ripetere il lavoro di Spalletti, che domenica scorsa nella tribuna del Maradona ha scelto una posizione defilata e non perché non volesse incontrare De Laurentiis (si sono salutati nell'intervallo) ma perché non voleva attirare l'attenzione. E invece il Napoli, facendo benissimo, ne ha fatto segnalare la presenza allo speaker Decibel Bellini e sono partiti gli applausi e i cori dei 50mila presenti al Maradona.

Al Napoli da ristrutturare segue una guida forte. Come Conte o Pioli Gasperini, superando la “catena” o il dogma del 4-3-3. De Laurentiis non può permettersi un esperimento come quelli di riportare Garcia in Italia a sette anni dall'esonero a Roma o riprendere Mazzarri dieci anni dopo i successi azzurri o quello di affidare per la prima volta una squadra di club a Calzona, peraltro impegnato con la nazionale slovacca.

Serve una presenza autorevole nello spogliatoio - e influente sul mercato - per ripartire e rilanciare questo gruppo, in cui vi sarebbe un atteggiamento anarchico secondo quanto dichiarato dall'attuale tecnico perché i giocatori non seguirebbero le sue indicazioni. L'ex vice di Sarri sognava di arrivare in zona Champions e di ottenere la riconferma, lasciando la panchina slovacca dopo l'Europeo. Anche il suo Napoli ha invece giocato a sprazzi e si è allontanato sempre di più da quella posizione che paradossalmente occupava il primo tecnico della stagione.

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Il Mattino