Napoli, De Guzman ex al veleno: «Capitolo nero, Giuntoli mi picchiò»

Napoli, De Guzman ex al veleno: «Capitolo nero, Giuntoli mi picchiò»
Hanno del clamoroso le ultime parole di Jonathan de Guzman, olandese ex centrocampista del Napoli che ha vestito l’azzurro nella stagione 2014-15 sotto la guida di Rafa...

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Hanno del clamoroso le ultime parole di Jonathan de Guzman, olandese ex centrocampista del Napoli che ha vestito l’azzurro nella stagione 2014-15 sotto la guida di Rafa Benitez. «Ho avuto diversi problemi di salute, lo staff del Napoli mi ha curato e tutto sembrava essersi risolto. Ma loro non mi credevano», ha detto il calciatore che, infatti, con l’addio di Benitez e l’arrivo di Maurizio Sarri non ha più avuto spazio in azzurro. «Mi negarono gli allenamenti, Giuntoli fu duro con me mentre provavamo la migliore cessione a un’altra squadra. Non trovammo accordo per la cessione al Bournemouth e Giuntoli mi rinfacciò il mancato trasferimento».


Ma non solo le offese verbali arrivate al suo indirizzo perché a detta di de Guzman con il Ds del Napoli si arrivò anche allo scontro fisico. «Mi colpì in faccia all’improvviso, cominciammo a litigare e volarono le sedie, fu Zuniga a dividerci e a mandarmi a casa. I miei agenti mi consigliarono di chiamare subito De Laurentiis ma il presidente non mi rispose», ha detto a de Volkstrant. «Per quattro mesi mi sono allenato da solo, nessuno della squadra mi ha dato una mano in quel periodo. E nessuno mi voleva a gennaio vista la mia situazione anche fisica, quindi mi ritrovai al Carpi, il peggior club della Serie A. A 29 anni e in una squadra quasi amatoriale mi sentivo depresso».

Nell’estate del 2016 qualcosa poteva cambiare. «Sarri mi disse che potevo mettermi alla prova col gruppo, è un grande allenatore e l’ha dimostrato tra Napoli e questi primi mesi in Inghilterra» ha confermato l’olandese che oggi è all’Eintracht di Francoforte. «A Napoli tutto era di alto livello, i tifosi, lo staff, le strutture. Tranne pochi uomini. Il calcio è business, ma trattarmi così è stato inumano. Sono stato cercato in Asia, ma volevo restare in Europa. La Germania era un mondo nuovo per me, non la conoscevo ma ha funzionato. Amo il calcio e voglio chiudere il capitolo nero con il Napoli in questa intervista», ha concluso.


La testata olandese ha specificato che il club azzurro non ha voluto rispondere alle parole dell’ex centrocampista in questa intervista. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino