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La comunicazione è arrivata, ufficiale, nel pomeriggio di ieri. «Ce l'aspettavamo già» hanno commentato negli uffici dell'Eintracht Francoforte quando il divieto di trasferta ai tifosi tedeschi si è concretizzato. Il provvedimento tanto dibattuto nelle ultime ore e anticipato lunedì dal Mattino, è diventato realtà, il club sa già che sarà impossibile rimediare difendendo i propri fan, ma sta già pensando a come muoversi nelle prossime settimane».
L'Eintracht ha mobilitato il suo pool di avvocati per azioni legali contro la decisione presa, come confermato dal membro del Cda Philipp Reschke: «Non sarà un procedimento breve, ma cerchiamo giustizia. Dopo Marsiglia nel 2018 (anche in quel caso i fan tedeschi furono inibiti) ci abbiamo messo tre anni per veder riconosciuta la nostra ragione. Anche stavolta sarà così».
La strategia è chiara: «Il sorteggio c'è stato a novembre, le Autorità italiane hanno avuto quattro mesi per prepararsi. Non è stato facile, ma noi ci siamo riusciti. E dovevano riuscirci anche loro. Ci stiamo preparando a un lungo procedimento legale». La società ha preso una posizione forte per la tutela della sua immagine. «Un comportamento grave e inaccettabile da parte delle autorità di sicurezza italiane» ha ribadito il Ceo Axel Hellmann. «È una resa dello Stato italiano, che non è nelle condizioni di far svolgere in sicurezza una partita con 2500 tifosi ospiti fissata già da diversi mesi».
Dal canto suo, l'Eintracht ha provato anche a non esasperare i toni: i dirigenti hanno chiesto ai tifosi di non partire per Napoli nonostante il divieto. L'aria tesa potrebbe solo complicare le cose e inasprire eventuali contatti tra le due tifoserie. No al pranzo Uefa, ma solo gli incontri necessari. Voli charter e oltre 50 bus destinati in città saranno annullati. In totale, andrà in fumo un indotto da circa 200mila euro per una sola notte di calcio, che doveva essere storica ma rischia di essere già una sconfitta.
A tendere la mano ai tifosi ci ha pensato Oliver Glasner: sabato la sfida in campionato allo Stoccarda, poi il viaggio a Napoli. «Con i tifosi c'è una storia d'amore: non abbiamo bisogno di averli accanto tutte le volte per ricordare il loro sentimento nei nostri confronti» ha spiegato in conferenza senza però pronunciarsi sul divieto imposto per la gara europea. Glasner medita su come ribaltare la sconfitta dell'andata: sa che sarà dura ma i tedeschi non hanno troppo da perdere. «La testa va solo al campionato, da domenica penseremo al Napoli» ha spiegato. Dopo il Maradona, potrebbe arrivare per lui anche il rinnovo di contratto. Una iniezione di fiducia sulla strada verso Napoli.
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