Troppo difficile trovare una data per poter chiedere uno spostamento di Napoli-Empoli. Ma la sensazione è che la Lega Calcio avrebbe, comunque, detto di no alla eventuale richiesta (che non è stata presentata) del club azzurro che domenica farà a meno di Amir Rrahmani, il suo difensore centrale, convocato dal Kosovo che gioca la sera a Pristina con Israele la gara di recupero di Euro24. In palio c'è ancora il terzo posto del girone che dà il pass per i playoff dell'Europeo. Gara troppo importante per il capitano kosovaro che, in ogni caso, alla luce del nuovo calendario, non può rifiutare la chiamata della sua nazionale. Pena una squalifica. La Fifa, infatti, in via straordinaria, ha previsto un'eccezione al regolamento che disciplina il rilascio dei calciatori: anche se c'è il campionato, Rrahmani deve raggiungere Pristina già venerdì. E il Napoli non può non rilasciarlo. Ma è un piccolo caso, c'è poco da fare. Perché in Liga, invece, spostano ad altra data Cadice-Maiorca proprio per la presenza di Muriqi nella lista dei convocati kosovari. Una data anomala, l'unica secondo la Uefa per inserire il match. 

È sempre più nazionali contro club, in un calendario che è superaffollato di eventi che vanno incastrati. Chiaro, il Napoli non chiede nulla anche perché si fa fatica a trovare, poi, una data utile per poter giocare la gara con l'Empoli: tra coppe e campionato, dopo la sosta, si gioca sempre ogni tre giorni. E a gennaio c'è pure la Supercoppa in Arabia Saudita. Insomma, un disastro. Dunque Rrahmani non giocherà con l'Empoli domenica all'ora di pranzo. Kosovo-Israele si gioca domenica sera dopo che il match era stato rinviato per il divieto del governo di Tel Aviv di far uscire dal territorio israeliano i propri cittadini nei giorni iniziali della nuova crisi della Striscia di Gaza. Il conflitto ha provato anche lo slittamento della gara tra Israele e Svizzera che verrà recuperata la prossima settimana in campo neutro, in Ungheria. Una questione che De Laurentiis ha sollevato, spesso, in varie maniere: per il patron azzurro, toccherebbe alle federazioni nazionali pagare i giorni di stipendio in cui i propri giocatori non sono aggregati con il club. In questo caso, onestamente, come dare torto al Napoli? Per Rrahmani la maglia della nazionale è una seconda pelle: è stato lui, in Romania, a chiedere ai suoi compagni di lasciare il terreno di gioco dopo i cori degli ultrà di casa a favore della Serbia.