Protagonista del momento in casa Napoli, Fabián Ruiz è diventato ormai un simbolo anche della nazionale spagnola Under 21, pronto al salto nella selezione...
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L'esperienza a Napoli è cominciata a gonfie vele. «Ambientarmi è stato difficile all’inizio, il calcio è un po’ diverso, più diretto e rapido, ma ora mi sto calando a pieno in questa realtà e allora le differenze sono diminuite», ha ammesso. «L’italiano lo sto imparando, è molto simile allo spagnolo e mi sto impegnando molto. Vivo in una zona tranquilla vicino al mare e al centro città. Sono stato due volte a Capri con la mia famiglia, è bellissima. Vivere da solo non è un problema, vengono sempre a trovarmi i miei fratelli, mia madre o il mio agente, quindi non sono mai solo. Guidare? A qualcuno può spaventare, ma basta abituarsi».
E il campo sta dando ragione al Napoli. «Essere secondi in classifica non dà alcuna pressione, anzi è un onore lottare a questi livelli. Ci dà tanti stimoli. Speriamo di restare così in alto fino a fine stagione per poter lottare anche per lo scudetto», ha continuato. «La Juve è uno squadrone, ha tanti calciatori forti e sarà complicato, ma lotteremo fino alla fine. I trenta milioni spesi per me all’inizio potevano insospettire, ma sono tranquillo. I tifosi sono con me e sono contenti, io sto facendo bene in campo e proverò a continuare così. Se Napoli ha cambiato idea su di me, sono felice». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino