Alla Mazzarri. Si è tolto la giacca per il caldo e per motivi scaramantici, ha adottato il 3-5-2 come modulo di gioco. Ha lanciato in mediana la bretone Sarah Huchet,...
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«Abbiamo preparato bene la gara e l’abbiamo interpretata con determinazione e qualità specie nella prima mezz’ora, poi abbiamo commesso alcune ingenuità che in serie A non possiamo permetterci». Regali da evitare e da non recapitare certamente a domicilio. «Gli episodi hanno deciso il risultato», osserva Marino. In effetti convinzione comune, largamente condivisa.
Occorre apportare qualche correzione ed eliminare sbavature. «Abbiamo peccato di ingenuità, il risultato non è affatto veritiero», sottolinea l’allenatore azzurro, che indica la strada maestra. «Se vogliamo salvarci, dobbiamo limitare gli errori e insistere sulla nostra proposta di gioco, che ha messo in difficoltà la Fiorentina. Iniziamo ad avere delle certezze e questo è importante».
Si è visto «a tratti un bel calcio», merito di Federica Cafferata, classe 2000, a suo agio da laterale sinistro. «Possiamo giocarcela con ogni squadra e possiamo dire la nostra, avendo un’idea di gioco. Positivo l’atteggiamento ma dobbiamo regalare meno palloni alle avversarie». Nata a Genova, «Caffe», come la chiamano le sue compagne, pensa alla prossima sfida di sabato contro le neroverdi in Emilia Romagna. «Sarò contenta solo quando vinceremo, perché conta ciò che fa la squadra. Abbiamo dato segnali di crescita importanti, sono convinta che a Sassuolo faremo bene».
Occhio alla ex di turno Valeria Pirone. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino