Napoli femminile che peccato: soltanto 3-3 con l'Empoli

Sara Huchet
Rimonta e aggancio. Dimostrazione di forza e carattere allo stadio Caduti di Brema per il Napoli femminile, che sfiora l’impresa, pregusta l’intera posta in palio ma...

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Rimonta e aggancio. Dimostrazione di forza e carattere allo stadio Caduti di Brema per il Napoli femminile, che sfiora l’impresa, pregusta l’intera posta in palio ma raccoglie (soltanto) un punto (sia pure pesante) per la corsa salvezza. In svantaggio di due reti, le azzurre non cedono allo sconforto e alla confusione, risalgono prontamente la china, riaprono i giochi, si portano (con merito) avanti nel punteggio ma si lasciano riprendere nel finale. Il 3-3 con l’Empoli a Barra è un compendio di emozioni. Dalla polvere al cielo, ritornando sul pianeta terra. Aprono le marcature Cecilia Prugna (7’) e Benedetta Glionna (12‎'), rispondono in maniera veemente Federica Cafferata (29’) e Sara Huchet (36’) su rigore. La bretone timbra la doppietta personale (69’) con una prodezza balistica ma la zampata di Norma Cinotti (84’) riporta il match sui binari dell’equilibrio. In classifica napoletane e San Marino Accademy a quota 9, in coabitazione al terzultimo posto.

Alessandro Pistolesi, ex di turno, sceglie la stessa formazione schierata contro la Florentia. Squillo iniziale di Huchet, che si infila nello spazio lasciato libero dalla retroguardia toscana ma colpisce l’esterno della rete (4’). Piglio propositivo della compagine allenata da Alessandro Spugna. Si ritrova a inseguire il Napoli, sorpreso dalla partenza lanciata delle empolesi.

Prugna si avventa sul pallone in area, lesta il numero 7 a battere Sabrina Tasselli. A buon fine il cross di Lucia Di Guglielmo e il tocco dell’islandese Gudny Arnadottir diventa un assist involontario (7’). Raddoppia la formazione ospite. Batte la punizione Angela Caloia, assist di Prugna e gol di Benedetta Glionna 0-2 (12’). Ritardando il rinvio, rischia Tasselli su Chantè Domping. Poi Cinotti non imprime la forza necessaria (18’) e Arianna Acuti di sinistro spara alto (22’).  

Cafferata e Isotta Nocchi scaldano i motori (al 26’ e 28’) e provano a beffare Alessia Capelletti. Con un delizioso pallonetto dimezza lo svantaggio l’esterno classe 2000 e supera Capelletti fuori dai pali (29’). Cambia assetto tattico Pistolesi, inserendo Paola Di Marino al posto di Elisabetta Oliviero. Si passa dal 4-3-3 al 3-5-2. Spinge Nocchi sulla destra e conquista il rigore Cafferata, sbilanciata da Acuti. Trasforma Sarah Huchet: impeccabile esecuzione della bretone, che vale il 2-2 al 36’. Tasselli raffredda il doppio tentativo di Cinotti e Anna Knol sul finire del primo tempo. Ammonita Di Marino per l’intervento su Caloia.

In avvio di ripresa la statunitense Mariah Cameron suona la carica. Esce Cafferata, dentro la tedesca Vivien Beil (63’). Lotta e insiste Nocchi, rendendosi pericolosa. Aumenta l’intensità Huchet, che impegna Capelletti, abile a rifugiarsi in angolo (64’). Di sinistro pesca il jolly Huchet (69’): finisce all’incrocio il suo fendente e il 3-2 libera l’urlo di gioia della classe 1994.

Corre ai ripari Spugna. Out Caloia, Morena Iannazzo a centrocampo (73’), mossa rivelatasi strategica. Riflessi lucidi di Tasselli su Prugna, che di sinistro sorveglia la porta: miracolo azzurro al 77’. Dentro Giorgia Miotto al posto di Acuti. Il Napoli tenta l’allungo. Cameron apre per Eleonora Goldoni: conclusione fuori misura. In campo anche l'altra islandese Lára Kristín Pedersen (83’).

Arriva il colpo di scena (85’). Dalla sinistra Glionna indirizza il pallone in mezzo, seguono due deviazioni delle calciatrici azzurre fino al tiro di Iannazzo. Infine il fallo di mano di Alexandra Huyhn e il successivo gol di Cinotti. Il direttore di gara Taricone aveva inizialmente assegnato il rigore, poi ha valutato il vantaggio, dunque convalida la rete. In lacrime Gloria Giatras Zoi, sorretta dai sanitari, sostituita dalla valdostana Margherita Brscic.

Vicine al colpaccio, crescono i rimpianti delle azzurre.

 

 

 

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Il Mattino