Alle centinaia di migliaia di firme raccolte in questi giorni per convincere il governo a reintrodurre, in qualche altro provvedimento legislativo, il bonus psicologo e cioè la misura di supporto economico-finanziaria per tutti i cittadini bisognosi di assistenza psicologica, da ieri sera devono aggiungersi anche quelle dei napoletani. In primis le firme dei napoletani che sic et simpliciter tifano Napoli per i quali così, a prescindere, si rende opportuna la misura di avviamento e in secundis per quelli che ieri hanno avuto il coraggio, lo stoicismo, lo stomaco di vedere fino alla fine la partita con la Fiorentina. Per questi ultimi, tuttavia, il sostegno economico richiesto all'esecutivo non è più quello di base ma quello di sostegno prolungato. Sì perché non basterà una sola seduta dallo psicologo per superare quanto visto e accaduto ieri al Napoli di Spalletti nella partita di Coppa Italia contro la Fiorentina.

Primo tempo passato a contare i nippoli nei rispettivi orifizi ombelicali, poi lampo con gol spettacolo di Mertens, secondo tempo in superiorità numerica che diventa inferiorità dopo che i neo entrati Fabian e Lozano decidono di farsi espellere. Poi la resa, l'agonia fino al novantesimo e Petagna che non avendo capito il dramma prolunga l'agonia di tutti segnando il gol del passaggio ai supplementari. Qualsiasi cosa sia capitata agli azzurri, essa non li giustifica dall'aver ammusciato, con una partita a dir poco priva di senso, l'entusiasmo dei tifosi rei di essersi rallegrati per il ritorno alla vittoria in campionato e il ritorno in campo di quanti, tra covid ed infortuni, mancavano da tempo. Dunque. Serve eccome il bonus psicologo. Con legge speciale per Napoli!