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Italiano frena, De Laurentiis accelera, mette la freccia e preferisce il... francese. C'è più di una pista transalpina che pare essere in cima alla lista del presidente del Napoli per la panchina dei campioni d'Italia. Nella roulette sul toto allenatore la pallina è già in movimento, sebbene non siamo ancora al momento i cui il croupier sentenzia il fatidico «Rien ne va plus». Ma ci siamo quasi.
Ieri, intanto, è arrivata la prima scrematura che oggi dovrebbe essere anche formalizzata. Il tecnico della Fiorentina Vincenzo Italiano infatti - che per stessa ammissione del presidente azzurro - era un profilo interessante per la sostituzione di Spalletti («Un ottimo allenatore») pare abbia accettato di proseguire la sua avventura sulla panchina Viola dopo le due sconfitte amarissime in finale di Coppa Italia e di Conference League che per il momento tengono la Fiorentina fuori dall'Europa. L'intesa con il club toscano si è consumata ieri a tavola, in una colazione di lavoro in un noto ristorante di Firenze a due passi da Ponte Vecchio (a pochi isolati dall'abitazione di Rocco Commisso). Italiano ha incontrato lo stato maggiore viola, con in testa Joe Barone, braccio destro di Commisso, ed il direttore sportivo, Daniele Pradé. A quanto pare le richieste di rinforzi da parte del tecnico per la prossima stagione (con obiettivo sesto posto) sono state assecondate dal club. Stamani Commisso terrà una conferenza stampa al Franchi in cui con ogni probabilità ufficializzerà la posizione di Vincenzo Italiano. «Les jeux sont faits», insomma.
Saltato come sembra Italiano, il casting si sposta in Francia. De Laurentiis cerca un profilo internazionale che abbia il tridente nel Dna, il 4-3-3 aggressivo come marchio di fabbrica ed un'esperienza tale da poter incidere anche in Europa.
Garcia e non solo. L'esperienza di Christophe Galtier al Paris Saint Germain è da tempo ai titoli di coda e si aspetta soltanto l'ufficializzazione del divorzio (al suo posto sempre più concreta la pista Nagelsmann ex Bayern). Il 56enne tecnico di origini marsigliesi - che ha vinto comunque lo scudetto in riva alla Senna - ha da tempo dato disponibilità al trasferimento all'ombra del Vesuvio. Anche nel caso di Galtier il modulo caro al patron azzurro non sarebbe affatto un problema dopo avere allenato e dato le casacche a gente del calibro di Neymar, Messi e Mbappé in quello che era un autentico tridente delle meraviglie. In ogni caso un dettaglio di non poco conto in ottica di esperienza internazionale e sopratutto di gestione dello spogliatoio. Altro particolare importante è la conoscenza di Victor Osimhen che l'allenatore ha svezzato ai tempi del Lilla.
Tra le voci circolate ieri sera anche quella su interessamento a Paulo Sousa, il tecnico portoghese che ha salvato la Salernitana. Il presidente Iervolino e il ds De Sanctis sono in attesa che sciolga gli ultimi dubbi e sottoscriva il contratto fino al 2024, dopo che la società granata ha inviato una Pec per confermare il rinnovo. In caso di separazione, Sousa dovrebbe pagare una penale di circa un milione. E De Laurentiis, a proposito di Italiano, aveva detto nei giorni scorsi che la sua società non avrebbe pagato penali.
Last but not least, almeno per quanto riguarda le piste francesi, la suggestione che porta a Zinedine Zidane. E chissà che negli uffici della Filmauro, sulla scrivania del patron, non ci sia l'idea di «stuzzicare» il talento puro di Roberto De Zerbi che ha incantato la Premier League con il suo Brighton.
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