Adesso che è al centro della vittoria del Napoli, pur muovendosi di lato, Hirving Lozano può incrociare le braccia e sorridere della sua prima doppietta. Dopo essere...
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Il primo gol è una replica di una azione vista e rivista, solo che sono cambiati gli attori, al posto di Lorenzo Insigne a crossare c'è Dries Mertens e al posto di José Maria Callejon a tagliare in area e segnare c'è Lozano, poco male, se cambiano i calciatori, basta che il rito resti. Il secondo gol, che poi sarebbe il quarto sul tabellino, nasce da un errore di Pandev che Mertens capitalizza sotto forma di passaggio di precisione con spazio ampio di veduta su porta di Federico Marchetti che Lozano compra a suo nome. E che vale due gol. Il resto è sicurezza, quella di chi si sente finalmente parte di un modulo e si ritrova un Osimhen che apre spazi con facilità, con un agonismo atletico che ricorda quello di Edinson Cavani. E Lozano corre, senza più rimorsi, può sbagliare qualche tiro, può perdere qualche pallone, perché c'è tempo per rimediare e sa come fare. Non è più un inviato in una zona isolata, è parte di un progetto e si vede. Ha capito Gattuso e Gattuso ha finalmente compreso quanto potesse tornargli utile. C'è da dire che per mezz'ora a Parma e per un'ora a Napoli: Gattuso è sembrato Zeman o Sandokan, affrontando le avversarie con molto coraggio, poi c'è ancora molto da lavorare a centrocampo e sui lati bassi, ma c'è una crescita, e questa crescita passa da Lozano e arriva a Osimhen: che pur aprendo varchi e appoggiando molti palloni non ha segnato, segnerà.
Il recupero di Lozano è una doppia fortuna per il Napoli: sia in vista del vuoto di Callejon, sia per gli alti pochi e i bassi delle sue prestazioni passate. Partite passate. Ora c'è il vero Lozano, o almeno si spera. Due su due fa ben sperare, vedremo la terza. Sperando che non abbia gli andamenti di Zielinski: sappiamo che avendo segnato un gran gol e avendo giocato bene contro il Genoa, toccherà assistere almeno a tre partite di dispersione e buio per poi rivedere la luce, se due buone di seguito poi sei brutte, e via così, ormai graficizzato da molti tifosi. Lozano no, sguscia, riesce sempre a metterci un guizzo serpigno prima di cadere ed estraniarsi, riesce sempre ad accendersi fosse anche solo per un attimo, per poi sprecarsi. Molti problemi del Napoli passano per questi calciatori a corrente alternata, che vanno portati a corrente continua, in questo può aiutare il linguaggio diretto da compagno di squadra dell'allenatore. Lozano, per ora, ha un salvacondotto per sperperare e tentare di fare ancora meglio, per avventurarsi fino alle migliori prestazioni mostrate con la nazionale messicana, con colonna sonora di Morricone. Aspettiamo di vedere il seguito, con questo ritmo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino