Napoli, la prima prova San Paolo per Reina, neo portiere rossonero

Napoli, la prima prova San Paolo per Reina, neo portiere rossonero
Più dei gol di Pandev, Lapadula e Galabinov, il primo pensiero nella testa di Reina sarà l'accoglienza del San Paolo. La prima dopo aver praticamente...

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Più dei gol di Pandev, Lapadula e Galabinov, il primo pensiero nella testa di Reina sarà l'accoglienza del San Paolo. La prima dopo aver praticamente ufficializzato il suo prossimo trasferimento al Milan. Le visite mediche sostenute a Milano lunedì mattina, infatti, sono come il segreto di Pulcinella: nessuno ne parla, ma tutti sanno che ci sono state. D'altra parte il futuro del portiere del Napoli era già scritto da tempo. Con il contratto in scadenza e la certezza di non rinnovare, aveva solo l'imbarazzo della scelta su quella che poteva essere la sua prossima meta. E così ha scelto il Milan, con il doppio compito di chioccia per Gigio Donnarumma e di sicurezza quando ci sarà da scendere in campo.


Di sicuro quella di oggi non potrà che essere una partita come le altre per Reina, che tornerà al San Paolo dopo i quattro schiaffoni presi contro la Roma, e con la consapevolezza che oggi il suo pubblico sa quello che sarà il suo destino. Lui che a Napoli ha dato e il cuore e che probabilmente lo lascerà. Qualunque sia la sua destinazione futura. Legatissimo a una piazza e a una città che ha sempre ricambiato questo sentimento tanto viscerale. Chissà quale sarà la risposta da parte della tifoseria. Chissà se prima e dopo la partita ci sarà quel solito lungo e sentito abbraccio tra il portiere e le due curve, quelle che lo hanno sempre fatto sentire a casa, anche nei momenti più difficili.

Sarà inevitabilmente una gara speciale, anche perché dall'altra parte ci sarà Mattia Perin, quello che per molti è destinato ad essere l'erede designato dello spagnolo. Il portiere del Genoa, infatti, è entrato da tempo nei radar del Napoli. È stato accostato agli azzurri già un'estate fa, poi gli acciacchi ed i problemi fisici hanno rallentato l'operazione fino a farla definitivamente saltare. Da quando, però, sono iniziate a circolare le voci relative alla partenza di Reina, il nome di Perin è tornato prepotentemente a fare capolino. Sempre in cima alla lista di quelli che potrebbero ereditarne i pali. Quando a gennaio del 2017 arrivò in azzurro Leonardo Pavoletti - migliore amico di Perin - il portiere italiano ci fece più di un pensierino. Più di un messaggio tra i due. «Che mi dici di Napoli?», e l'attaccante gli fece subito capire che sarebbe stato accolto a braccia aperte. In quel caso, però, non se ne fece nulla. Neanche in estate, quando il Napoli si è iniziato a muovere per gettare le basi al dopo Reina.
 
Il direttore sportivo del Genoa, però, ha fatto capire più volte che fino a giugno 2018, Perin sarebbe rimasto il suo portiere. Poi se ne sarebbe potuto parlare. Perché il ragazzo potrebbe giustamente ambire a una piazza importante nella quale mettersi alla prova anche nelle gare internazionali. La concorrenza per la porta del Napoli, però, resta serrata. Da Leno a Rulli, passando anche per Rui Patricio, i nomi sono tanti, ma le quotazioni di Perin sono sempre rimaste altissime. Piace a Sarri e piace anche a De Laurentiis. Perché offre garanzie tecniche e perché è ancora giovane. A 25 anni ha ancora almeno 10 anni davanti, niente male quando vuoi rifondare in un ruolo delicato e longevo come quello del portiere.


E allora è chiaro che anche per Perin quella di oggi non potrà certamente essere una partita come le altre. E non solo perché dovrà badare al tridente del Napoli, una macchina da gol in calzoncini e tacchetti di ferro. Ma perché per lui si potrebbe trattare di una vera e propria prova generale di quella che sarà la prossima stagione. Una sorta di battesimo - seppur a parti invertite - nel quale dimostrare a se stesso e a tutto il San Paolo di essere all'altezza di questo palcoscenico e di questa piazza. Ovviamente i tifosi del Napoli si augurano che non sarà certo questa la partita dei miracoli di Perin. Meglio che li tenga in serbo per la prossima stagione. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino