Un clamore che Giuliana non si aspettava di suscitare e che la mette tutt’altro che in imbarazzo: «Ancora non ci credo di essere diventata tanto famosa, però mi fa piacere», confessa la 13enne. Bionda, un italiano incerto dal forte accento francese, eppure nelle sue vene scorre puro sangue napoletano: «Mia mamma è di Mergellina e venne in Francia a 26 anni. Invece papà è francese, ma ha i genitori napoletani». La famiglia è completata da un altro figlio di 17 anni: «Purtroppo lui tifa Juve, ma gli voglio bene lo stesso», scherza. E, infatti, domenica lui allo stadio Olimpico Grande Torino non l’ha accompagnata: «Ero nel settore dei tifosi napoletani con mio padre, mio zio e i miei cugini – racconta Giuliana –. La passione per il calcio me l’hanno trasmessa loro».
Una passione inculcata fin dalla tenera età: «La prima volta che sono stata al San Paolo aveva 5 anni – ricorda –. Il Napoli giocava con la Roma e vinse». E sulla possibilità di essere invitata prossimamente allo stadio di Fuorigrotta, come molti tifosi hanno chiesto alla società, per assistere a una gara interna degli azzurri guidati da mister Ancelotti, la ragazza non ha dubbi: «Il 3 marzo c’è Napoli-Juve, mi piacerebbe esserci. E ovviamente mio fratello non ce lo porterei», scherza ancora.
Invece, sabato non potrà tornare a Torino per il primo scontro diretto che si disputerà allo Stadium, ma ha le idee chiare anche sull’esito della prima sfida della stagione ai bianconeri: «Vinciamo… arbitri permettendo».