Di corsa verso lo scudetto. Più il Napoli, in verità, vista la condizione di forma generale del gruppo azzurro e gli juventini fermi ai box per infortunio (Kedira,...
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Gli infortuni. Su questo aspetto vince alla grande il Napoli, merito del lavoro di prevenzione dello staff medico azzurro, coordinato dal dottore Alfonso De Nicola: infortuni che si contano sulle dita di una mano, attualmente fermo ai box solo Grassi, l'ultimo arrivato, per un infortunio traumatico, la rottura del menisco, il primo giorno di allenamento a Castelvolturno.
Un lavoro mirato, su ogni singolo atleta, una grande attenzione alla fase posturale, al pre e post allenamento: gli azzurri si preparano quasi un'ora prima di scendere in campo per la seduta e poi si sottopongono ai massaggi al termine del lavoro con i compagni.Max Allegri, premiato ieri come Sportivo piemontese del 2015, al Politecnico di Torino. («Spero che la Juventus continui a vincere. Non solo come negli ultimi quattro anni, ma come ha sempre fatto nella storia del club», ha detto) deve invece fare i conti con gli infortuni. Caceres è stato operato ieri mattina al tendine d'Achille, infortunio rimediato domenica scorsa contro il Genoa. Stagione finita per l'uruguaiano che resterà fermo tra i 4 e i 5 mesi. Fuori gioco il centrocampista tedesco Kedira, uno stop muscolare difficilmente recuperabile per il match in programma sabato prossimo allo Juventus Stadium. Stesso discorso per l'attaccante croato Mandzukic, un problema di natura muscolare e stop che quasi certamente riguarderà anche la partitissima contro il Napoli. Asamoah e Chiellini invece dovrebbero farcela in tempo per giocare il match scudetto contro gli azzurri.
La condizione. La Juve ha mostrato il fiato grosso contro il Genoa, un successo di misura (1-0), bianconeri poco brillanti sia sul piano atletico che della prestazione. Vittoria importante ma tutt'altro che esaltante, un calo fisiologico dopo tre mesi tirati al massimo e una serie positiva cominciata addirittura tre mesi fa, il 31 ottobre, con il successo nel derby contro il Torino. Un dispendio notevole di energie sia dal punto di vista fisico che mentale: tutti sulla corda i bianconeri per una serie incredibile di partite di fila, tanti impegni affrontati con la consapevolezza di non poter sbagliare per recuperare posizioni nella corsa scudetto dopo un avvio disastroso.Insidia piccole. Prima dello scontro diretto Napoli e Juve giocano rispettivamente contro Carpi e Frosinone, terz'ultime a braccetto con 19 punti e ancora in corsa per agganciare il treno salvezza. Due neopromosse, al loro primo campionato di serie A, che già all'andata crearono problemi sia alla squadra di Sarri che a quella di Allegri. Il Carpi bloccò il Napoli sullo 0-0 a Modena, una tattica estremamente difensiva di Castori che diede i suoi frutti perché riuscì a bloccare il super attacco azzurro, impresa riuscita successivamente solo a Genoa e Roma e all'Inter in coppa Italia. Il Frosinone riuscì a firmare uno storico pareggio allo Juventus Stadium con la rete di Blanchard in pieno recupero.Le scelte.
Sarri domani cambierà qualcosa rispetto alla formazione che ha vinto mercoledì all'Olimpico con la Lazio. Tornano dalla squalifica Hysaj e Allan, tutti e due riprenderanno la maglia da titolare. Un altro cambio a centrocampo: da playmaker gioca Valdifiori al posto dello squalificato Jorginho. Altre novità in vista in difesa: l'algerino Ghoulam torna dal turno di stop e dovrebbe quindi ripartire dal primo minuto al posto di Strinic. Non è da escludere poi un possibile inserimento nella coppia di centrali di Chiriches, una scelta che consentirebbe di far rifiatare per una partita uno tra Albiol e Koulibaly. In attacco in pienissima corsa Mertens, stavolta è il belga favorito su Insigne da esterno di sinistro del tridente d'attacco. Allegri non avrà lo squalificato Zaza, oltre all'infortunato Mandzukic: obbligato il tandem offensivo Dybala-Morata. In difesa potrebbero fermarsi sia Chiellini che Bonucci con coppia centrale difensiva formata da Rugani e Barzagli. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino