Napoli, Ancelotti non demorde: «Alla fine qualcosa succederà»

Napoli, Ancelotti non demorde: «Alla fine qualcosa succederà»
«Abbiamo una rosa tale da poter competere in tutte le competizioni, oggi lo abbiamo dimostrato e con le tante assenze che avevamo abbiamo fatto comunque tanto bene»....

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«Abbiamo una rosa tale da poter competere in tutte le competizioni, oggi lo abbiamo dimostrato e con le tante assenze che avevamo abbiamo fatto comunque tanto bene». Carlo Ancelotti sorride e applaude il suo Napoli, capace di giocare un grande calcio e vincere nonostante le difficoltà finali. «Non so se è il miglior Napoli della stagione quello di stasera, abbiamo fatto molto bene nonostante qualche sofferenza che si poteva gestire meglio. Tutti si sono sacrificati e ho visto grande qualità». 

 
Ai microfoni di Sky sport, l'allenatore azzurro commenta il successo sui biancocelesti. «Milik non assomiglia ad altri attaccanti, migliora grazie alla continuità che sta trovando dopo essere stato fermo due anni. Abbiamo lavorato tanto con lui, quando uno sta fuori così tanto tempo è normale rientrare con qualche difficoltà. Aveva solo bisogno di tempo e di pazienza», ha continuato. «Fabián ha fatto bene fin qui in ogni zona del campo, è uno che vede il gioco e non soffre le pressioni, è un grande centrocampista moderno. Tutti stanno dando una grande mano, non abbiamo una formazione fissa per i titolari. Ho una squadra con tanta qualità, sono convinto che si possa fare ancora meglio di quanto abbiamo fatto nella prima metà di stagione».
 
«Meret ha giocato poco fin qui, ma ha grande talento e personalità, devo dire che sono molto contento di tutti i portieri che abbiamo a disposizione. Non c’è mai stato un errore in porta fin qui. Alex può crescere anche grazie ai compagni di reparto», ha detto Ancelotti che riavvicina la Juventus almeno per una notte. «Non abbiamo obiettivi a lungo termine, adesso pensiamo alle due gare col Milan e vogliamo essere pronti con la testa per capire cosa succederà alla fine. Perché qualcosa dovrà succedere: o avremo fatto ridere o saremo stati bravi». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino