Dal 20 maggio al 20 gennaio, otto mesi in un attimo, tutti passati davanti agli occhi di José Maria Callejón quando al minuto 34’ Mertens gli passa la palla...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il muro biancoceleste è caduto con il suo gol, dopo due pali presi e troppe occasioni fallite, il destro dello spagnolo non ha lasciato alcuna speranza a Strakosha pronto sul proprio palo. La corsa, dopo il gol, è stata liberatoria: cinquanta metri verso la panchina, per abbracciare e lasciarsi abbracciare, una stretta lunga che toglie dalle spalle di Callejón un peso importante. Dopo gli otto assist, arriva la prima gioia, la prima di un 2019 che per lo spagnolo sarà di riscatto dopo sei mesi di sfortuna davanti alla porta.
José si sbatte sulla destra come un forsennato, corre tutta la fascia senza alcun problema e rincorre gli avversari quando Ancelotti glielo chiede. Nella ripresa la Lazio alza i giri da quella parte, ma il Napoli non corre alcun problema quando c’è lui a coprire. Anzi, le gioie potrebbero anche essere due se quel colpo di testa che aveva spiazzato completamente Strakosha e la difesa laziale non si spegnesse mestamente sulla traversa. Ancelotti gli dà il cambio nel finale, ma il San Paolo gli tributa il giusta applauso e al fischio finale la gioia è doppia: il Napoli c’è, ma soprattutto c’è Callejón, ora una freccia in più all’arco azzurro.
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino