Un passo indietro per il Napoli, che esce fra i fischi del San Paolo dopo la sconfitta col Lecce. «Ci siamo entusiasmati troppo presto per qualche partita vinta, poi ci...
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E infatti, al di là della prestazione azzurra, tutta la città si scaglia a gran voce contro l’arbitro: «E non veniteci a dire che piangiamo: è talmente sotto gli occhi di tutti ciò che fanno gli arbitri che chi non parla è perché è coinvolto o ha interessi»; «Non ci sono giustificazioni per questa classe arbitrale»; «È uno schifo. Perché l’arbitro non rivede le immagini in 5 minuti di gioco fermo né il Var interviene? Meritiamo una risposta»; «Il Napoli deve parlare, sennò è complice del sistema»; «Dovete farvi sentire, non queste blande lamentele», aggiungono altri riferendosi alle parole di Giuntoli. Il coro tuttavia è unanime: i tifosi chiedono giustizia, un Var che sia utilizzato in modo corretto e possa mettere fine ai numerosi errori che vanno sempre verso una sola direzione. «Tutto dipende dalla maglia che indossi»; «Ma di cosa ci meravigliamo? Giua è lo stesso arbitro che ha regalato rigori inesistenti alla Juve per tuffi assurdi di Ronaldo»; «Com’è passato secondo voi dalla serie B alla A?», incalza qualcuno.
E per molti con un arbitraggio corretto la gara avrebbe preso tutta un’altra piega: «Se ci avessero dato il rigore che ci spettava, i ragazzi avrebbero poi asfaltato i pugliesi». E mentre non esistono prove certe di come sarebbe cambiato l’esito della partita, esistono però le immagini chiare che dimostrano come l’ammonizione a Milik per simulazione sia davvero infondata. Ed è strano non rivedere un episodio simile nonostante il gioco fermo così a lungo. E allora in tanti in Italia si accodano a Commisso: «Non se ne può più, distruggono la bellezza del calcio e una situazione del genere crea solo polemiche e da un lato oscura i meriti del Lecce, dall’altro rischiano di dare scuse al Napoli», è l’altra lettura della situazione che arriva dalle piazze virtuali.
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E mentre la questione arbitrale la fa padrona sul web, c’è chi analizza gli errori della squadra. Una fetta di tifosi dà la colpa a Gattuso: «Il tecnico deve andare via, ha sbilanciato la squadra in attacco e abbiamo lasciato troppi spazi agli avversari»; «Ha sbagliato Ringhio, partita persa per le scelte tattiche». Altri invece vedono mancanza di voglia nei calciatori: «Questi ragazzi in campionato non mostrano grinta, carattere. Un tempo ce l’avevano»; «Ma Koulibaly che ha quest’anno?»; «Hanno dimostrato che quando vogliono sanno ancora vincere, come con la Juve o nelle coppe. È questo che fa ancora più rabbia».
La cosa certa è che l’ennesima sconfitta non lascia buone sensazioni nell’ambiente, che vede di nuovo distrutte le speranze: «Volevamo sognare la zona Champions, ma inutile illudersi»; «Un’annata storta, preghiamo almeno per la Coppa Italia mercoledì»; «La Lazio sta facendo il campionato che avremmo dovuto fare noi e vince sull’onda dell’entusiasmo, che noi abbiamo completamente perso», commentano i tifosi sui social. E infatti la prossima gara con l’Inter assume un valore fondamentale per la stagione azzurra: battere la squadra di Conte sarebbe un grande regalo alla città. È questo che ora sperano i tifosi: alzare la Coppa Italia, tanto denigrata in passato, stavolta sarebbe una gran cosa. E allora c’è chi prega, chi fa scongiuri, chi accende ceri a San Gennaro, chi prepara corni per mercoledì, chi mette in azione: «A sto punto basta che il Napoli almeno elimini quel simpaticone di Conte e la sua squadra», è il parere di molti. Sarà un mese fondamentale per gli azzurri. E nonostante la brutta batosta col Lecce, c’è ancora un fremito in città. Aspettando Inter-Napoli, l’hashtag vola ancora sul web: #forzaNapolisempre. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino