Napoli, la maledizione Lozano: per il Chucky rischio operazione

Napoli, la maledizione Lozano: per il Chucky rischio operazione
Una maledizione. Ogni volta che va in Messico, al povero Chucky succede qualcosa: a luglio ha rischiato di perdere un occhio, a Natale è rimasto bloccato per 15 per il...

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Una maledizione. Ogni volta che va in Messico, al povero Chucky succede qualcosa: a luglio ha rischiato di perdere un occhio, a Natale è rimasto bloccato per 15 per il Covid e l’altra notte ha rimediato una lussazione alla spalle destra che, probabilmente, lo terrà fuori per almeno 40 giorni alla vigilia della fase calda della stagione. Uno scontro con il difensore di Panama Murillo e - a quanto pare - le testa dell’omero è parzialmente uscita. Da qui le lacrime di Lozano, uscito in barella e con braccio e spalla fasciati e il ricovero in una clinica a sud di Citta del Messico. Il risveglio dei medici del Napoli è stato ancora una volta caotico: il dottor Canonico ha immediatamente preso contatti con lo staff sanitario della nazionale messicana ricevendo notizie poco rassicuranti.

E subito dopo i suoi collaboratori sono riusciti a parlare con el Chucky che ha confermato i problemi e le preoccupazioni. Lozano resterà almeno fino a domenica in cura e il suo rientro a Napoli slitta di qualche giorno: adesso è previsto per lunedì pomeriggio. Ma tutto dipende anche dall’evoluzione clinica. E qui è atteso da una serie di consulti professionali: al momento nulla viene escluso, neppure che possa essere sottoposto a intervento chirurgico al suo rientro. In ogni caso, una bella mazzata per Spalletti, che in queste ore si stava godendo il recupero quasi totale della sua rosa. E invece ecco la brutta notizia. De Laurentiis non l’ha presa bene: si ripropone, ogni volta, il problema dei risarcimenti per gli infortuni rimediati con le nazionali. Il Tata Martino, ct del Messico: «Siamo vicini alla qualificazione al Mondiale, ma sono triste per l’infortunio a Lozano». 


Altro che nuvole. Veri e proprio temporali. È proprio un anno nero questo per Hirving: ha iniziato il 13 febbraio, con uno stop di 45 giorni per l’infortunio muscolare rimediato contro la Juventus; a luglio lo scontro con il portiere di Trinidad e Tobago e la paura di perdere un occhio; poi il Covid e infine la spalla. Un disastro senza fine, per il Chucky a cui Spalletti non riesce a dare continuità proprio per i suoi continui incidenti di percorso. E ora? Finché non viene visitato, difficile poter avere delle certezze. Ma ieri l’umore dello staff di Spalletti era nero: ci vogliono almeno tra i 30 e i 40 giorni per rivederlo in campo. Tradotto, salterà il tour de force di febbraio e marzo. Spalletti non si è fasciato il capo quando gli assenti erano più dei disponibili, figurarsi se lo farà adesso. Per Venezia era già pronto Politano, toccherà all’ex interista la maglia da titolare. Qualche problema fisico (ha la pubalgia) per Tuanzebe che incassa anche l’esclusione dalla lista Uefa: gli è stato preferito Ghoulam. Un segnale, chiarissimo, che sarà qui solo in prestito e non c’è intenzione di riscattarlo. Buone notizie sul fronte di Ounas: i problemi cardiaci che era stati rilevati nei test post-Covid fatti con la sua nazionale, sono spariti. Ieri ha ottenuto l’idoneità e può tornare a essere a disposizione di Luciano Spalletti. 
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Il Mattino