Manolas nel mirino dell'Olympiakos, se parte il primo nome è Rugani

Manolas nel mirino dell'Olympiakos, se parte il primo nome è Rugani
Inviato a Castel di Sangro  L'elogio a Insigne, il messaggio sulla squadra ancora da completare sul mercato, le cose da migliorare in partita: Spalletti a tutto tondo al...

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Inviato a Castel di Sangro 

L'elogio a Insigne, il messaggio sulla squadra ancora da completare sul mercato, le cose da migliorare in partita: Spalletti a tutto tondo al termine dell'ultima amichevole contro il Pescara prima dell'esordio in campionato contro il Venezia.

Il tecnico azzurro sottolinea l'importanza di Insigne, il migliore in campo contro il Pescara, grande protagonista della partita che è in scadenza di contratto a giugno 2022, al centro in questi giorni delle voci di mercato e con l'Inter che dopo un primo contatto di metà settimana potrebbe decidere di farsi avanti in maniera concreta per acquistarlo. «Quando si parla di Insigne bisogna stare attenti. Stiamo parlando di quello che un mese fa è andato a Wembley e di fronte a 60 mila inglesi, insieme agli altri, s'è preso la coppa. Figuriamoci se si fa turbare dai discorsi di mercato che lo circondano o di rinnovo di contratto. Lui sa qual è il suo marchio di fabbrica e sa anche, per la maturazione e l'età che ha, che deve esibirlo ogni volta che va in campo».

Spalletti che lancia un messaggio chiaro, quello che la squadra è ancora da completare. «È un mercato che ha il cartello Vietato azzardare' davanti, ma noi sappiamo di dover migliorare la squadra e stiamo cercando di farlo. Abbiamo una società che ha esperienza nel calcio e di situazioni ne ha viste. Per giocare le competizioni che dobbiamo giocare qualcosa va fatta». Club azzurro che è al lavoro per un centrocampista e un terzino sinistro e forse anche per un difensore centrale, mercato che sarà basato anche su quelle che saranno le uscite. Manolas è seguito dall'Olimpiakos che ha mostrato interesse e ora potrebbe decidere di piazzare l'affondo: se il difensore greco dovesse andare via un'idea potrebbe essere quella di Rugani, di proprietà Juve. Ci sono altri elementi in partenza come Machach, Gaetano e Contini. Ancora da definire invece quello che sarà il futuro di Ounas. «Ha fatto esperienze di altro livello rispetto agli altri giovani che hanno fatto delle categorie inferiori rispetto a quelle che devono affrontare adesso. Stiamo facendo delle prove, delle conoscenze, poi tireremo le somme», le parole del tecnico sull'ex attaccante del Crotone autore di un gran gol contro il Pescara e di tante altre giocate importanti.

Il tecnico azzurro evidenzia quello che la squadra deve ancora migliorare, gli aspetti sui quali il Napoli deve ancora crescere. «Bisogna aumentare un po' il ritmo, ma è quasi vietato con questo caldo e questa fatica addosso. I nazionali sono tornati gli ultimi giorni, bisogna fare qualche passettino in avanti. Qualche giocata s'è vista, ma va mantenuto un equilibrio di squadra, va mantenuto un possesso palla. La palla la gestiamo noi e poi si va di là. Mancano ritmo e freschezza per usufruire di tutta la qualità. Finché il livello fisico non è al livello della qualità del gioco non si può vedere», dice il tecnico che sottolinea l'importanza di trovare il massimo equilibrio. «Ogni tanto abbiamo accelerato quando non ce n'era bisogno e abbiamo perso qualche palla di troppo. In tutte queste amichevoli però ho visto una squadra attenta a non prendere queste ripartenze, più facili da prendere con squadre di categoria inferiore perché ci si sbilancia di più».



Una settimana la via del campionato. La prima partita di esordio, quella contro il Venezia al Maradona. «La minaccia della neopromossa Venezia? Non esiste minaccia. Prima parlavo coi ragazzi, anzi i miei professionisti, e sanno benissimo che quando si veste la maglia del Napoli bisogna mettere dentro quelle cose che ci vogliono contro qualsiasi avversario. Non abbiamo una maglia per le squadre meno forti e una per le squadre più forti. Ogni volta che la indossi bisogna mettere dentro tutti gli ingredienti necessari a vincere le partite». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino