È arrivato il momento di Mario Rui. Voluto in estate da Sarri, ha finora trovato pochissimo spazio in azzurro: solo tre minuti giocati da inizio stagione, alle spalle di...
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Hysaj e Mario Rui hanno già giocato insieme ai tempi dell’Empoli, proprio lì dove il tecnico toscano ebbe modo di conoscerli. Ma l’esordio in Toscana nel 2013 non fu dei migliori per il portoghese: Hysaj, capace di giocare su entrambe le fasce, gli fu spesso preferito. Questo prima dell’infortunio di Vincent Laurini, che costrinse l’albanese a tornare sulla fascia destra lasciando il posto a Mario Rui. Fu però bravo ad approfittare dell’occasione guadagnandosi il posto da titolare per le successive stagioni, fino all’acquisto da parte della Roma nell’estate del 2016. Poi la rottura del crociato, che lo ha tenuto lontano dal campo per quattro mesi prima di approdare a Napoli.
Ora ha tanta voglia di rimettersi in gioco. «Rui è forte. Ad ottobre avrà superato completamente l’infortunio e sarà pronto per dimostrare il suo valore, anche se davanti per ora troverà uno come Ghoulam», aveva detto non molto tempo fa il suo procuratore Mario Giuffredi. Consapevole della dura sfida per la maglia da titolare dunque in azzurro, ma la voglia di Napoli era davvero tanta. E nel frattempo in città si è ambientato bene: ama godersi il panorama del golfo, trascorrere serate tranquille lontano dai riflettori, se non quelli che puntano il campo. Riservato nella sua vita privata, ma con un carattere molto determinato e forte: è uno di quelli che parla poco, preferisce fare i fatti. Così lo descrive chi lo conosce bene. E a Napoli ha ritrovato anche lo splendido rapporto con Sarri, per il quale il giocatore prova profonda stima. Ma l’alto giudizio è ricambiato: «È un combattente, un battagliero», così lo definì l’allenatore al suo arrivo in azzurro. E ora avrà spazio per dimostrarlo.
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Il Mattino