Tutto il potere nelle proprie mani. Uomo mercato e uomo panchina. Sì, le condizioni che ha in mente Rafa Benitez per restare a Napoli sono sei e di non poco conto: non è...
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Nel suo nuovo Napoli vuole pensare al campo e alla scrivania, agli schemi e al calciomercato, alla tattica e all'amministrazione. Proprio come faceva a Liverpool dove lavorava a 360 gradi: sui dettagli, sull'alimentazione, sull'emotività. Di fatto Benitez vuole mano libera sul mercato; alzare il monte-ingaggi; più campi di allenamento a Castelvolturno; sviluppo del settore giovanile; progetto per uno stadio moderno; gestione completa dell'aspetto tecnico (ritiri, giorni liberi etc).
Di questo suo piano, Aurelio De Laurentiis già sa da tempo. Ed è su questi punti che la trattativa si è arenata. Ieri, quando ha incontrato Benitez a Castelvolturno, alla presenza del ds Riccardo Bigon, il presidente non ha parlato del contratto. O meglio, ne ha fatto cenno ma senza entrare nei dettagli. Già, perché i due ieri si sono visti nel quartier generale del Napoli. Un incontro annunciato da una telefonata mattutina, perché il presidente azzurro si è recato in sede per sbrigare alcune faccende. Ed è stata l'occasione per dare un taglio di cesoie sulla cortina di ferro scesa all'indomani della scelta unilaterale del presidente di mandare la squadra in ritiro dopo l'eliminazione in Coppa Italia.
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