Napoli, De Laurentiis apre il mercato: nel mirino Darmian, piace Lobotka

Napoli, De Laurentiis apre il mercato: nel mirino Darmian, piace Lobotka
Ora, uno potrebbe pure starsene tranquillo: c'è la sosta, in fondo e domenica arriva il Chievo. Ma Aurelio De Laurentiis no. Lui detesta la quiete, e la bonaccia lo...

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Ora, uno potrebbe pure starsene tranquillo: c'è la sosta, in fondo e domenica arriva il Chievo. Ma Aurelio De Laurentiis no. Lui detesta la quiete, e la bonaccia lo innervosisce. Senza contare che uno dei suoi divertimenti preferiti è insolentire la Juventus. E dunque, neppure al convegno organizzato dalla Fondazione Pro, nella sede dell'Unione degli Industriali, a piazza dei Martiri, perde l'occasione: «Con quel fatturato anche io avrei vinto 10 scudetti». Il presidente è un mattatore straordinario all'evento organizzato nell'ambito dell'Andro Day, percorsi di salute al maschile. Perché, ospite del professor Vincenzo Mirone, presidente della Fondazone Pro Onlus, si diverte a dare lezioni a tutti, dall'alimentazione al modo di cucinare le pizze, dall'attività fisica alle cure preventive per evitare il tumore alla prostata.


Ospite d'onore della mattinata, nella sala Salvatore D'Amato, De Laurentiis spiega i rischi dell'attività sportiva fatta male, dà consigli su come tenersi in forma ovvero con «una lunga camminata di un'ora a 5-6 km all'ora». Poi, ovvio, fa qualche accenno, sia pure velato, al calcio. «Ma non posso dire chi prendo a gennaio». Che tradotto significa che nella sessione invernale, probabilmente, il Napoli non resterà con le mani in mano.

D'altronde, solo a gennaio scorso non è arrivato nessuno, ma solo perché Politano è saltato all'ultimo secondo e Younes ha rinviato il suo approdo all'estate. Dunque, qualcosa si muove anche perché il Napoli è sempre «working in progress». E dunque, se c'è la possibilità di mettere a segno il colpo, De Laurentiis non si tirerà indietro.
 
Già, ma in quale settore del campo. Certo, un motivo o un altro non dovessero esserci segnali di recupero al cento per cento di Ghoulam, è chiaro che una mossa potrebbe riguardare l'esterno difensivo.

Perché adattare Hysaj a sinistra, quando Rui deve essere messo a riposo, non è soluzione praticabile all'infinito. Dunque, primo indizio porta a Darmian: perché a giugno andrebbe via a zero dal Manchester United e dunque non è escluso che Mourinho dia il via libera alla cessione già adesso. E Lazzari? Un altro terzino destro (che al contrario di Darmian non gioca mai a sinistra) sarebbe prematuro. Magari in estate, ma non adesso. L'incognita a centrocampo: se Diawara dovesse puntare i piedi, ecco che potrebbe essere un pressing per Stanislav Lobotka del Celta Vigo, che il ds Giuntoli ha da tempo messo nel mirino. Chiaro, tutto dipende da chi va via: perché il club azzurro non ha alcuna intenzione di inserire giocatori tanto per prendere. Stesso discorso in attacco: sono evidenti le difficoltà di Milik, ma il polacco non è in discussione. Ancelotti spinge ancora su di lui.


Lazzari, Tonali e Barella. Il Napoli prepara la sua offerta: tre aste, ma De Laurentiis non si tira indietro. Racconta: «Siamo la diciannovesima squadra al mondo, non abbiamo debiti con le banche, siamo un modello virtuoso e quando sono in viaggio all'estero per il cinema raccolgo continui riconoscimenti. Forse non riusciremo a battere la Juventus, chi lo sa, ma spesso ci siamo andati vicini. E in ogni caso con quel fatturato, dieci scudetti li avrei vinti anch'io». Tutto vero. Fatturato che, racconta De Laurentiis, passa ora per lo stadio. «Il Psg fattura 100 milioni di euro con il Parc des Princeps, io col San Paolo appena 18 milioni. Non ho spazi, non ho nulla. Ed è un peccato perché il Napoli è un grande attrattore». Annuncia un nuovo business, ovvero l'apertura di una catena di pizzerie e rispolvera il vecchio progetto di rilevare, dopo il Bari, anche un club inglese. «Perché io sono così, devo sempre progettare e pensare al futuro. L'unica cosa che non mi stanco mai di fare». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino